Tale incontro è stato finalizzato per chiarire aspetti tecnici e normativi sulla realizzazione del porto di Le Forna a Cala dell’Acqua e per la sistemazione del Porto Borbonico.
Circa la nascita del porto di Cala dell’Acqua è emerso che già dalla primavera scorsa sia le indicazioni e sia i verbali sulla sua realizzazione dettavano pareri a condizione e la necessità della richiesta della VAS, di tutto ciò era stata ben informata la passata Amministrazione.
In merito, il Delegato Marcone ha invitato gli interlocutori a Ponza, al fine di incontrare la popolazione e spiegare le motivazioni che hanno portato di fatto ai “pareri a condizione” dei vari Enti e al rallentamento della realizzazione del porto di Cala dell’Acqua.
A tal proposito i tecnici si sono resi disponibili e hanno consigliato nel frattempo il Comune di Ponza di realizzare il Piano Particolareggiato dell’intera area dell’ex Samip a terra in quanto lo stesso deve essere collegato alla portualità.
Per quanto riguarda invece, il Porto Borbonico è stata evidenziata la necessità di una ricognizione dei vari aspetti, con l’intento di analizzare la tipologia del porto e i vincoli che lo caratterizzano, facendo un lavoro di ricostruzione fisico-giuridico.
A seguire, nel primo pomeriggio, il Comune di Ponza, rappresentato sempre dal consigliere di maggioranza Carlo Marcone, ha avuto un proficuo e chiarificatore incontro presso la Regione Lazio con la Dirigente della Direzione Regionale infrastrutture e politiche abitative Dott.ssa Wanda D’Ercole circa gli interventi finanziati dalla Regione e che interessano la messa in sicurezza di quattro aree del Comune di Ponza. Le aree sono: Cala Feola, Cimitero, Frontone e Tunnel romano di Chiaia di Luna.
Da tale incontro è emerso che prima dell’inizio della prossima stagione estiva inizieranno i lavori per la messa in sicurezza di Cala Feola ed in merito il delegato Carlo Marcone ha richiesto ed ottenuto ai sensi della legge n.1497 del 1939 inerente la protezione delle bellezze naturali, un intervento a basso impatto ambientale in quanto ha spiegato che, in tale zona, ci sono grotte, insenature ed archi naturali che devono essere preservati visto che essi sono attraversabili con piccoli natanti o a nuoto, oltre a far parte del patrimonio naturale dell’isola di Ponza. Pertanto, ha richiesto la stessa attenzione che viene posta dagli Enti alla tutela di un’opera romana come ad esempio il Colosseo, ricevendo in merito, dalla Dirigente della Regione Lazio, garanzie di piena osservanza della normativa vigente.
Il Consigliere Marcone inoltre, per far conoscere il territorio di Ponza e rendere maggiormente partecipe i Responsabili Regionali ha invitato per l’inizio dei lavori a Cala Feola la stessa Dirigente Dott.ssa D’Ercole, asserendo che il Comune di Ponza gradirebbe la Sua presenza.
Questa lodevole iniziativa adottata dai componenti dell’Amministrazione del sindaco Ferraiuolo, ha l’intento di sensibilizzare e rendere partecipi i giovani ponzesi circa le problematiche del territorio nonché di far acquisire agli stessi maggiore consapevolezza e responsabilità nella ponderazione delle scelte che si operano nell’amministrare la “cosa pubblica” .
vincenzo
25 Ottobre 2017 at 09:27
La minoranza nell’ultimo consiglio comunale ha chiesto alla maggioranza una posizione politica su Zannone: usciamo o restiamo? Mi sembra una esigenza (quella della minoranza) assolutamente corretta.
1° posizione politica – Vogliamo uscire dal Parco! Allora dobbiamo attivare coerentemente tutte le iniziative per farlo. Spiegare la necessità di uscire per fare che cosa nel breve, nel medio e nel lungo tempo.
2° posizione politica – Vogliamo restare nel Parco! anche questa scelta va spiegata e riempita di contenuti, obiettivi, finalità.
Stessa cosa caro Carlo va fatta per i porti di Cala Dell’ Acqua e il prosieguo dell’iter del Piano portuale di Ponza Centro.
Posizione politica per Cala Dell’Acqua.
vuole l’amministrazione il porto? Quale porto? Quello proposta dalla società Cala dell’Acqua o un altro? Che poi l’ amministrazione deve sviluppare un piano particolareggiato o altro è cosa che viene di conseguenza!
Posizione politica per il Pino regolatore del porto di Ponza Centro.
Vuole l’amministrazione la protezione e l’ampliamento dell’area portuale di Ponza Centro? A chi deve servire questo ampliamento e protezione? All’economia nautica già sviluppata dai ponzesi? Ci sono tutta una serie di soluzione in quel piano regolatore che non sono più attuabili: che fa l’amministrazione provvede a fare una variante a quel piano per adeguarlo alle sopraggiunte nuove esigenze organizzative e funzionali?
Caro Carlo, tutto parte dalla volontà politica della maggioranza, il futuro della nostra isola non lo possono decidere i progettisti privati, come nel caso di Cala Dell’ Acqua o pubblici esterni come nel caso del Piano Regolatore del porto di Ponza ma lo deve decidere l’amministrazione Comunale e se questa lo desidera può in queste scelte coinvolgere anche la popolazione.