In data odierna si è dato inizio, da parte del Comune, alla riappropriazione dei locali siti all’interno del fabbricato denominato nei tempi passati I Cameroni.
Locali già di proprietà del Comune dove le Amministrazioni precedenti volevano riporre i reperti storici per farne il Museo cittadino.
In seguito, per vicende di infima lega, quelle Amministrazioni hanno autorizzato Enti privati ponzesi a depositarvi materiale vario sì da farle diventare un magazzino.
L’ Amministrazione Ferraiuolo ha promesso che Ponza avrà il suo Museo. Dove? In quei locali di cui ora sta riprendendo il possesso.
L’incaricato a tale incombenza, perché Delegato dal Sindaco, è il dott. Silverio Lamonica.
Anche lui, stamane, presente al primo intervento di riacquisizione di quei locali.
Non appena sarà idonea, quella stanza ospiterà la Mostra sulle Abitazioni degli Antifascisti a Ponza (Amendola, Pertini, Bordiga, Camerini ed altri).
Un evento organizzato da Ponzaracconta nel settembre 2013
polina ambrosino
17 Ottobre 2017 at 19:14
“in seguito, per varie vicende di infima lega” “…i locali sono stati dati in uso ad enti privati…” ecc ecc.
Noi membri dell’Associazione Culturale senza scopo di lucro “Nuovo Teatro Ponzese” utilizziamo una stanza x il nostro materiale utile per la realizzazione di spettacoli attesi da TUTTA LA POPOLAZIONE, unica realtà culturale presente sull’isola da più di trenta anni, senza mai confondersi con le infime leghe di politiche trentennali. È offensivo dire che x infimi scopi si utilizzino quei locali: dopo anni di SERVIZIO ALLA COMUNITA’ se abbiamo avuto in uso quei locali è perché facciamo cultura, facciamo aggregazione pulita, diamo all’isola più di tanti cialtroni che prendono soldi pubblici e occupano proprietà pubbliche senza avere neanche un centesimo del riscontro del pubblico che abbiamo noi. Spero si chiarisca questa vicenda nel rispetto delle cariche istituzionali e di quei ponzesi come noi che Ponza non l’hanno mai tradita.
polina ambrosino
17 Ottobre 2017 at 20:29
E tengo a precisare che anche tutte le altre associazioni culturali presenti nel museo sono un vanto per l’isola (‘A Priezza, banda musicale, scuola di piano, band musicali)!
Giovanni Conte di Silvano
17 Ottobre 2017 at 21:08
Grazie a Polina che ha precisato che le Associazioni che “occupano” il Museo sono un vanto dell’isola che operano da tempo soprattutto nel periodo invernale. Spero anche io che l’articolo non faccia riferimento a queste Associazioni. Il Museo rappresenterà la storia della nostra isola, le associazioni che lo “occupano” fanno parte di questa storia. Lancio anzi rilancio un sasso nello stagno, un piccolo teatro o una sala polivalente, no?
Martina Carannante
17 Ottobre 2017 at 21:21
Ritengo che non dobbiate ritenervi addolorati ed offesi perché, come dovreste sapere bene, il Museo avrebbe dovuto già esser nato, visto quanto è stato speso in tempi da poco passati; non si sa per quale motivo esso è ancora irreale. Detto ciò ed appurato che il Museo dovrà nascere, essere a beneficio di tutti, un luogo importante per racchiudere la nostra storia e le nostre origini ecc… immagino che tutta la popolazione e tutte le Associazioni Culturali siano ben liete di tale avvento, altrimenti di che cultura ed associazione parlerebbero?!
Ma in questi commenti è stato sollevato un punto importante: le attrezzature e tutto quel che è inerente alle Associazioni Culturali, che fine faranno?
La risposta è: si sta valutando un’area adatta da destinare alla banda, alla maestra di musica e ai due teatri. Per adesso il prof. Lamonica ha iniziato a dividere le aree, le stanze che possono essere liberate fin da subito (come quella di oggi) e come possono essere allestite…
Insomma non sentitevi braccati o mal ripagati perché in fondo stiamo lavorando per tutti voi. Ponza ed i ponzesi meritano solo il meglio, così come meritano un Museo, un teatro ed un sano e positivo associazionismo.
Giovanni Conte di Silvano
18 Ottobre 2017 at 16:37
Grazie Martina per il tuo chiarimento, non ci siamo sentiti né ci sentiamo braccati ma il comunicato del comune poteva essere più chiaro, perché leggere di “vicende di infima lega” non ha fatto piacere a nessuno, nessuna delle Associazioni presenti ha usurpato niente, anzi io parlo per mio conto delle vicende della banda musicale che forse è stata la prima a beneficiare dei locali del Museo, all’inizio solo dell’androne, poi una stanza dove attualmente si svolgono le lezioni e le prove; ma sempre tutto alla luce del giorno nel rispetto delle regole, credo a partire dall’amministrazione di Antonio Balzano per arrivare ad oggi. Ripeto: il Museo rappresenterà la storia della nostra isola, e le Associazioni che usufruiscono dei locali del Museo sono parte di questa storia! Ancora grazie per il chiarimento e un augurio di un buon lavoro al Dott. Silverio Lamonica
Martina Carannante
19 Ottobre 2017 at 10:16
Giovanni, proprio qualche giorno fa ne parlavo con tuo fratello, anche perchè più si parla e si discute, più ci sono punti di vista a confronto e soluzioni migliori. Mi ha fatto vedere com’è sistemata e gestita la stanza che avete e sono rimasta stupita, tanto da aver fatto i complimenti a Filippo per le foto e la cura in esse. In attesa anche di una sala polivalente, che avremmo dovuto avere già da svariati anni, ma andata in fumo, cercheremo di tamponare con le poche aree disponibili ad oggi dal Comune; sperando di potervi dare buone notizie nei prossimi mesi.