proposto da Sandro Russo
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“Che vuol dire che il mare ora è verde, ed ora è turchino, e un’altra volta è bianco, e poi nero come la sciara, e non è sempre di un colore come dell’acqua che è?” – si chiede Alessi ne ‘I Malavoglia’ di Giovanni Verga.
Le infinite sfumature del mare, dal verde all’azzurro, dall’indaco al grigio; quando riflette il colore del cielo; il colore dei giorni di tempesta, del mattino presto e di quando accoglie il sole, al tramonto. Il colore del mare nella nostra memoria.
A volte provano i poeti, a rispondere…
” Il colore del mare, / sassi levigati sporcati di sale. / I riflessi dorati, le mani bagnate di sole / (son tutti ricordi). / Gli spruzzi di ore inutili, o utili. O eterne. / Son orme sulla spiaggia del cuore / son banchi di alghe / brandelli del colore del mare / versi riletti, riflessi di sole. / Posti, imposti. Riposti. / Sento solo il rumore del molo / (nell’anima, in fondo al cuore) / le mani bagnate di vita / mentre, in silenzio, cammino / sul colore del mare. / E poi c’incontreremo all’orizzonte, amore”.
(Sergio Parodi)