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Parafrasando il titolo di una fortunata e bellissima rassegna in programma da quindici anni in estate all’Auditorium Parco della Musica di Roma, “Luglio suona bene”, ho deciso di applicarlo anche al mese che è appena iniziato. Seguitemi e mi darete ragione. Giugno infatti suona bene perché ogni domenica c’è una ricorrenza religiosa importante: il 4 sarà la Pentecoste, l’11 la Santissima Trinità, il 18 addirittura la festa più importante per la Chiesa, il Corpus Domini.
A fare da prologo a questa sfilza di festività domenica scorsa, l’ultima di maggio, c’è stata l’Ascensione, in occasione della quale un’antica tradizione ponzese, che credo si vada perdendo, vuole che si prepari un catino pieno d’acqua in cui si spargono foglie e petali profumati. Si lascia all’aperto durante la notte, quando Gesù Cristo salendo al Cielo la benedice: e al mattino quell’acqua, che è una sorta di tonico ‘ante litteram’ e del tutto naturale, si passa sul viso, come una benedizione.
Quest’anno il mio bouquet era composto da petali di rose, fiori di melograno, gelsomino, petunie, gerani, malva, fiordaliso, foglie di citronella e menta peperita: il profumo ve lo lascio immaginare. Però perbacco, mancava la ginestra. Queste le ricorrenze ‘universali’. Sempre a giugno però ci sono le nostre ricorrenze, quelle di Ponza, che per noi sono più importani di tutte.
Venerdì 9 giugno ci sarà l’attesissima, suggestiva e sempre sorprendente Entratura della festa di San Silverio, la cui effigie viene simbolicamente portata da Palmarola per approdare sulla spiaggia di Santa Maria. Da lì viene accompagnata in corteo nella sua chiesa del Porto, dove dal giorno successivo iniziano le novene. E quest’anno l’Entratura sarà in ‘edizione straordinaria’ visto che coinciderà con il plenilunio: confidiamo solo in buone condizioni meteo-marine. San Silverio, pensaci tu.
Di martedì 20, data che viene focalizzata sul calendario fin dal primo giorno dell’anno, è quasi supefluo parlare, poiché per noi ponzesi è ‘la festa’, unica e irrinunciabile, ogni anno uguale ma sempre indimenticabile. Inutile sforzarsi di descriverla: bisogna viverla. Anche le celebrazioni in onore di San Silverio hanno avuto il loro magnifico prologo nel pellegrinaggio a Palmarola di domenica 28 giugno, con una giornata magnifica sotto ogni profilo.
E giugno suona bene perché sul sito, proprio il primo giorno, è sbocciato Luca, che regala a tutti noi uno sguardo nuovo, facendosi portavoce di bellezza, felicità e speranza, insieme agli altri piccolini venuti al mondo pochi giorni prima.
Ma giugno a Ponza suonerà ancora meglio se con il voto dell’11 giugno riusciremo a voltare pagina, tornando ad essere padroni di noi stessi e non stranieri nella nostra isola, trattati con condiscendenza e supponenza, paternalismo e arroganza.
Più che voltare pagina forse sarà il caso anche per noi di aprire proprio un altro libro. Le parole non sono mie: le ho prese in prestito dal sindaco di Latina Damiano Coletta, che le ha pronunciate appena eletto, poco meno di un anno fa. Hai visto mai? A noi del resto… leggere piace proprio parecchio.