di Gennaro Di Fazio
Qualche giorno fa, mentre mi trovavo sul porto di Formia, sono stato avvicinato da un operatore turistico Ponzese che mi ha coinvolto in un una discussione pseudo politica sulla situazione isolana asserendo che ormai Ponza è allo sbando e che l’unica soluzione potrebbe essere quella di farla gestire da una persona “forestiera”.
E’ da qualche tempo che serpeggia questa idea la quale non è tanto strana nella forma ma soprattutto nel suo contenuto, così come lo è stato ogniqualvolta nelle elezioni provinciali, regionali o politiche si è preferito ai locali, indipendentemente dal colore politico, persone “forestiere” di cui non si conosceva né la capacità individuale né quella politica né tanto meno la loro statura morale.
Prendo spunto da questa situazione per tentare di innescare un dibattito politico per le prossime elezioni amministrative locali che per quanto sembrerebbero lontane, primavera 2013, sono virtualmente vicine constatato che nel periodo giugno – settembre di ogni anno i Ponzesi sono impegnati in maniera frenetica nel proprio lavoro e quindi poco attenti alle altre questioni.
Inoltre c’è da aggiungere che la mancanza di azione partitica locale (intesa questa alla vecchia maniera con riunioni tra gli iscritti, incontri e dibattiti interni e con la popolazione) non garantisce più sulle scelte delle persone che, una volta votate, dovrebbe poi gestire la nostra isola, perché appunto non conosciute.
Il pericolo è quello che io definisco “la sorpresa dell’uovo di pasqua”, cioè la presenza in campo, all’ultimo momento, di personaggi che una volta eletti risultano poi incapaci alla gestione della cosa pubblica; e ciò riguardo sia la maggioranza che l’opposizione, anzi soprattutto quest’ultima considerato che, al di là delle eccezioni, un’amministrazione, così come il governo di qualunque ente, funziona se funziona bene l’opposizione. Almeno che tale ritardo non sia voluto da chi vuole inserire personaggi di comodo a suo uso e consumo e senza il controllo dell’opinione pubblica, con l’ulteriore rischio che poi tali personaggi non si riescono neanche più a gestire visto oggi la mancanza del controllo partitico su questi eletti, con tutte le conseguenze che ne possono derivare a vari livelli.
Prepararsi in tempo è necessario sia per capire i personaggi da impiegare, sia per discutere sul futuro di Ponza verificato che ormai si ragione quasi ovunque con “la teoria del palmo” cioè ad un palmo dai propri interessi qualunque cosa accada è indifferente. A medio e lungo termine questa situazione porta allo sfascio economico e morale, e non è solo una mia opinione.
Spero che queste poche righe servano a stimolare e a sviluppare un dibattito tra le parte politiche e non, tra la gente e su questo sito al fine di costruire il futuro politico – amministrativo della nostra cara isola di Ponza, visto che le questioni da affrontare sono tante e tanto difficili al di là dei falsi proclami e dei progetti impossibili delle campagne elettorali.
Gennaro Di Fazio
Silverio Tomeo
17 Settembre 2011 at 13:11
Mi chiedevo come mai questa riflessione cadesse nel vuoto…La risposta è arrivata dalla realtà, a quanto pare! Quindi il problema non è se occorra un “papa straniero”….Il problema è che adesso le forze oneste e capaci di Ponza si devono fare avanti e prendere in mano la situazione! Io che vivo lontano e che quasi mitizzo le mie origini isolane, e che stamattina avevo l’amaro del fiele in bocca, per quanto prevedessi che dopo l’estate arrivava il castigo giudiziario, dico che è l’ora di affrontare la situazione per tutti i residenti…E teniamo conto che sul sindaco pendono anche altre inchieste, gravi e meno gravi….Minimizzare, celiare, pensare che “è cosa ‘e nient'”, ha allontanato dal principio di realtà. Riaccendiamo la speranza, adesso, se facciamo ancora in tempo!