di Martina Carannante
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Era il 22 novembre di dodici anni fa, una mattina come tante altre, una giornata un po’ uggiosa, classica novembrina.
Nessuno si sarebbe mai immaginato cosa sarebbe successo da lì a poco… una mattina che ha cambiato per sempre le vite di una mamma, di una famiglia, dei ragazzi dell’isola e dell’intera comunità.
Una fatalità ed una vita innocente venne cancellata per sempre. Di quel giorno ho un ricordo nitido, sembrava tutto surreale, poi la consapevolezza ed il dolore. Sono passati 12 anni, in cui tutti ci siamo chiesti come sarebbe stata la tua vita se solo fossi stato ancora qui con noi, tante sono state le ipotesi, ma una sola certezza: saresti stato sorridente e con la battuta pronta, così come eri sempre. Il tuo grande cuore e il tuo sorriso sarà sempre ricordato da tutti i ragazzi del muretto e dai tuoi più cari amici.
Riprendo dal libro Liberosentire di Fadila, la poesia “Ricordo”, dedicata a Giuseppe Brizzi.
~ Ricordo ~
Guardo nell’infinito
Un punto,
cattura il mio sguardo
mentre il mare
Accarezza la spiaggia,
essa tende la mano
insaziabile d’ amore.
Un silenzio profondo
mi avvolge,
c’è un libro di parole
tra le onde
e questo mare
un segreto d’ amore
nasconde.
Vaghi pensieri
naufraghi nella mente
si cullano,
sul mare d’inverno
il tramonto,
sotto un cielo di nembi
stracciati dal vento,
abbaglia.
Qui,
nell’ombra delle rimembranze,
ti ricorderó per sempre,
tu,
per sempre,
tormenterai questa mia spiaggia.
Francesco Perrelli
22 Aprile 2019 at 01:29
Bellissima poesia, sono commosso perchè conoscevo Giuseppe quando era piccolino, ho molte sue foto quando giocavamo insieme e rivederlo anche qui mi fa tanto male. Ho saputo solo un anno fa che era morto, e un po’ sono morto pure io per il dolore. Sono stato anche sulla sua tomba, e ho incontrato la mamma, è stato bellissimo. Porterò sempre questo angelo nel cuore.