Giustino e l’immortalità
Chi più giusto di Giustino
che fa bere il suo buon vino
a noi amici che siam lì
da sor Lello tutti i dì?
Solo lui è gran maestro
e sicuro del suo estro
ci dichiara con lealtà
della sua immortalità!
E di vino caccia e terra
è il più forte e mai non erra!
e noi che gli siamo amici
pur di ciò siamo felici!
Ma se altro vuoi sapere,
empi a me questo bicchiere
per brindare in compagnia
a ’sta piccola poesia
che, dal cuore di Catello,
dedicata è anche a Lello
che purtroppo, poverino,
non ha l’arte di Giustino!
Alti i calici miei amici
qui brindiamo e siam felici
Nota
L’autore delle strofe è Massimo Catello (oggi scomparso), nipote del notaio Coppa. La mattonella relativa, fatta fare a Ventotene da amici di Giustino, è all’ingresso della sua cantina al Fieno da 20-25 anni.
