Attualità

Miracolo a Latina

di Silverio Guarino
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A Latina, c’è un nuovo Sindaco, espressione della volontà di liberi cittadini.

In realtà, non si è trattato di un miracolo, anche se Latina ha ben due santi protettori (S. Marco Evangelista e S. Maria Goretti), ma di una vera e propria concretizzazione di aspettative e speranze ormai abbandonate e dimenticate da tempo.

Dopo il commissariamento del comune, avvenuto nel maggio 2015 si è creato un movimento trasversale del popolo “indignato”, chiamato “LatinaBeneComune” (LBC) che gradualmente, con un vero laboratorio di politica e di programmazione, è riuscito nell’intento di riappropriarsi della città che era vittima e preda di politici di vecchio stampo, creature di partito, senza scrupoli.

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Nulla è avvenuto per caso, ma per il costante e crescente impegno da parte di quei cittadini che, spontaneamente ed in modo sempre più entusiasta e contagioso, hanno creduto in questo cambiamento epocale.

Il nuovo Sindaco (che ha vinto il ballottaggio contro uno schieramento di partiti di destra con una percentuale del 75,02%), si chiama Damiano Coletta; uno di noi, e tutti noi ci riconosciamo in lui e lui in noi.

La notizia ha suscitato interesse e scalpore, in campo nazionale ed europeo, per la novità assoluta e per l’altrettanto assoluta disfatta dei partiti.
Tutto si è concretizzato per la spontanea aggregazione di persone per bene che hanno voluto liberarsi di un giogo incancrenito e putrefatto.

Damiano Coletta. Sindaco

– Abbiamo cambiato il libro, non abbiamo girato pagina – così suona il più rappresentativo slogan della campagna elettorale.
Il commissario prefettizio, accogliendo il nuovo Sindaco ha detto: – Si sente nell’aria quel buon profumo di lenzuola lavate come una volta, non in lavatrice.

C’è stato anche un pizzico di “follia”, nello sperare che si potesse realizzare questo sogno, questa utopia.
“Tutti hanno un paio d’ali, ma solo chi sogna impara a volare” – Jim Morrison, Doors.

E sul nostro amato scoglio? Noi che abbiamo nel nostro cimitero la tomba ed il monumento di uno dei più grandi sostenitori dell’utopia, Sergio Garavini, che rivolto al mare e al cielo invita tutti ad “Abitare l’utopia”?

Abitare l'Utopia

2 Comments

2 Comments

  1. Sandro Russo

    25 Giugno 2016 at 07:19

    Mi è venuto da sorridere, con l’affetto che nutro per Silverio, per il suo flagrante “fuori tema” in lode nel neo-eletto Sindaco di Latina.
    HA!
    …E che ci azzecca con Ponza?
    È vero che si salva con le due righe finali sull’“Abitare l’’Utopia”

    Ma non posso che essere contento di questa apertura…
    Non troppi giorni fa avevamo proposto [in Rassegna Stampa (31) – Aggiornamento del 17 giugno] una presa di posizione di Antonio Pennacchi a favore del candidato sindaco Coletta.

    Non era mancato un sospetto di “fuori tema” anche per l’articolo di Monia Sciarra sull’elezione di Virginia Raggi del Movimento 5 Stelle a sindaco di Roma.

    E solo ieri un “fuoritemone”: addirittura ho proposto un articolo sulla Brexit.

    Il fatto è che, contro ogni evidenza geografica, Ponza non è un’isola; non possono rimanere “isolani e isolati” i suoi abitanti, ma se una speranza c’è, è nel partecipare del mondo e correre sull’onda insieme ad esso; certo con il passato che è loro proprio e con l’aggancio forte e ininterrotto all’amato “scoglio”..!

    Grazie del contributo e benvenuto nel club, Silverio Guarino!

  2. Silverio Guarino

    25 Giugno 2016 at 16:03

    Caro Sandro, adorato fratellino.

    Non so se per il tuo sottile “humour” o per fornirmi un “assist” per fare “goal” (quante parole inglesi, proprio ora che se ne sono andati via!), ma devo proprio contraddirti.

    Non è il mio “Miracolo a Latina” il “fuori-tema” da me più volte vituperato. Anzi.

    L’anno prossimo ci sarà sull’amato scoglio il rinnovo delle cariche amministrative del Comune: perché non immaginare un movimento di persone per bene che possano avere già un “PonzaBeneComune” nel loro DNA prima ancora che nelle loro prospettive e realizzazioni?

    Perché non poter avere questo sogno, questa utopia?

    E che il miracolo possa avvenire senza l’intervento dei partiti e dei nostri Santi protettori, ma solo per la volontà di liberi cittadini volenterosi e pronti a far sorridere di nuovo questo nostro amato scoglio, che sopravvive triste ed solitario.

    Il bene è contagioso. Basta poco.

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