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In genetica e in biologia esistono due entità distinte tra loro: il genotipo e il fenotipo.
Il primo si identifica con il codice genetico che codifica il DNA mentre il secondo rappresenta il modo con il quale il codice genetico del singolo DNA si manifesta all’esterno.
Come dire: come si è dentro e come si è fuori.
Affinché un gene possa manifestarsi è necessario che esso sia dominante, nel senso che basta la sua presenza su uno (eterozigote) dei due gameti (che derivano dai nostri genitori) per essere presente all’esterno; se invece si tratta di un gene recessivo, è necessario che sia presente su entrambi (omozigote) i gameti, per ritrovarlo all’esterno.
A tutto ciò, ci complica tutto l’ambiente nel quale viviamo, che può modificare anche in modo sostanziale questa espressività genetica.
Mendel studiò 7 coppie di caratteri (contrastanti e ben definiti) della pianta del pisello odoroso
Direte: ecco che anche il Silverio Guarino va fuori tema!
Invece:
È a conoscenza di tutti che i ponzesi, sia quelli che sono nati sull’isola che quelli che non ci sono nati, quelli che vivono in continente e quelli residenti, quelli che hanno una grotta e quelli che non ce l’hanno, quelli che chiacchierano dietro la processione di San Silverio e quelli che pregano, insomma tutti i ponzesi sono delle buone e brave persone, con un genotipo carico di bontà, altruismo, generosità.
Perché l’ambiente deve così ferocemente modificare il loro codice genetico a tal punto da impedire l’espressione all’esterno di quelle virtù di cui sono ricchi?
Il bene è contagioso; facciamoci contagiare dal bene e lasciamo una volta e per tutte che questo codice genetico venga all’aperto, con un’esplosione di gioia e di felicità, ignorando un ambiente che ci induce ad essere diversi da come noi siamo.
Questo chiedo al nostro amato santo protettore. Solo questo piccolo ma grande miracolo di genetica.
E che Darwin non me ne voglia, almeno questa volta!
Auguri a tutti!