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Ho accanto a me il dr. Isidoro Scotti Responsabile ASL Isole Pontine che vorrebbe rispondere a Vincenzo Ambrosino in merito a “Storia di ordinaria follia” (leggi qui)
Dato che molte delle persone intervenute non sono tecnici in materia ma solo “praticoni” vi faccio pervenire la risposta del dottore.
Umberto Prudente
In merito al caso della signora Pagano del 5 marzo u.s., essendo stato chiamato direttamente in causa quale responsabile del Poliambulatorio, relativamente all’emergenza sanitaria, il sottoscritto intende precisare quanto segue:
a) Il sistema di emergenza territoriale è di competenza dell’ARES 118, struttura che viene allertata direttamente dal territorio (cittadino o medico in visita domiciliare): risponde la centrale operativa che, se lo ritiene necessario, invia mezzi e personale per trattare in loco o trasportare il paziente nel più vicino presidio; a Ponza questo presidio è il Poliambulatorio.
b) Il Poliambulatorio è una struttura dell’azienda ASL Latina, opportunamente attrezzata per le emergenze di primo soccorso, nella quale il paziente viene visitato, sottoposto a terapia e valutato; pertanto, se il medico ritiene opportuno il ricovero, richiede alla centrale operativa ARES il trasferimento tramite eliambulanza: unico mezzo appropriato, a questo destinato e per questo attrezzato; si precisa ulteriormente che il trasferimento è di competenza ARES e che l’eliambulanza è un mezzo a disposizione dell’ARES. L’eliambulanza è operativa h 24 tutti i giorni dell’anno. Inoltre, il ricovero mediante aeromobile, mezzo ordinario in rapporto alla logistica dell’isola, non richiede necessariamente l’immediato pericolo di vita.
c) Restando ferme le premesse sulle relative competenze di cui ai punti a) e b), le avverse condizioni meteorologiche rendono la missione rischiosa per l’equipaggio e per lo stesso paziente in tutte le fasi: nelle operazioni di decollo ed atterraggio dalle basi di partenza e di destinazione e durante il volo. L’ elisuperficie di Ponza fu dichiarata idonea dall’apposita Autorità competente (ENAV), dopo ripetuti controlli e modifiche apportate su indicazione dell’Autorità stessa; pertanto, il mancato impiego dell’eliambulanza non è in alcun modo in rapporto con le condizioni dell’eliporto; si precisa, comunque, che l’elisuperficie ricade nelle competenze del Comune di Ponza.
d) In caso di avverse condizioni meteorologiche, il medico del Poliambulatorio e/o la Centrale operativa ARES può richiedere alla Prefettura il trasferimento del paziente con l’impiego di elicottero militare solo in caso di IMMINENTE PERICOLO DI VITA; al riguardo, si precisa che in diverse occasioni il mezzo militare è decollato da Trapani, dalle Puglie o dalla Campania con lunghi tempi di intervento (ore), comportando notevole disagio ed anche rischio per il paziente; pertanto, detta disposizione deve essere attentamente valutata.
e) Il viaggio via mare con l’impiego dei mezzi della Capitaneria di Porto richiede la stessa attivazione attraverso la Prefettura e con le stesse motivazioni: l’imminente pericolo di vita; le avverse condizioni meteorologiche si ripercuotono anche sulle condizioni del mare ed il trasferimento può essere rischioso, disagevole ed anche controindicato.
f) Se ne evince, pertanto, che il trasferimento con mezzi diversi dall’eliambulanza non può né deve essere una semplice alternativa, ma deve rappresentare una extrema ratio in rapporto ai tempi di attivazione, al disagio ed al rischio che può correre il paziente e l’equipaggio, oltre ad essere controindicato in alcune patologie;
g) Se il medico del poliambulatorio decide di consigliare al paziente di raggiungere altra struttura con mezzi propri, tecnicamente lo dimette e valuta l’inesistenza di condizioni di immediato pericolo di vita o, comunque, di rischio.
h) Esulano dalle competenze del Poliambulatorio e della ASL i problemi relativi al collegamento marittimo con il continente; nel caso specifico, però, sembra essere fuori luogo citare il riportato articolo 192, poiché la paziente non avrebbe potuto rappresentare alcun pericolo per la navigazione o per gli altri passeggeri, non essendo stata affetta da malattie infettive a diffusione endemo-epidemica o da malattia mentale con minaccia per l’altrui incolumità. Il Comandante di una nave è legalmente ed oggettivamente responsabile di ciascun passeggero; non può, quindi, essere biasimato se richiede una certificazione circa le condizioni di un paziente di cui sarà responsabile durante il viaggio, anche se il medico che lo ha di fatto dimesso dal poliambulatorio se ne assume intrinsecamente ogni responsabilità;
i) Nel caso in oggetto, la paziente è stata curata e tenuta in osservazione presso il poliambulatorio e, di fatto, dimessa con l’indicazione ad ulteriori accertamenti presso altra struttura dalla quale è stata, anche qui, rapidamente dimessa. Non è stato ravvisato, nei fatti correttamente, alcun pericolo di vita, che, anzi, le è stato evitato non ricorrendo a trasferimenti contestualmente impropri.
Alla luce di quanto esposto, la gestione del caso in oggetto appare adeguata e, fermo restando che ogni cosa è e sarà sempre perfettibile, si spera di aver fornito esaustiva descrizione dell’organizzazione dei trasferimenti in emergenza dal poliambulatorio di Ponza.
Il Dirigente Isole Pontine
Dottor Isidoro Scotti
vincenzo
11 Marzo 2016 at 09:52
Il cittadino si sente più tranquillo quando le istituzioni responsabili di enti pubblici sono così attente e puntuali a rispondere ai quesiti dei cittadini e a essere sempre disponibili a dimostrare, come in questo caso, che le procedure seguono logiche ben strutturate.
Per questo – mi permetto anche a nome di tutti i ponzesi – di ringraziare il dirigente dottor Isidoro Scotti di aver dimostrato che il caso – messo in luce da una lettera anonima – abbia seguito procedure adeguate.
Biagio Vitiello
11 Marzo 2016 at 12:30
Il collega Isidoro Scotti è stato molto preciso nel suo intervento, ma a me sono restate non chiare alcune cose in merito all’elisoccorso. Innanzitutto, perché l’elicottero non atterra a Formia, dove l’ospedale è dotato anche di un reparto di Cardiologia e Ortopedia?
Sappiamo che il Comune di Formia ha costruito recentemente una pista per l’atterraggio dell’eliambulanza anche in orario notturno; si farebbe prima e sappiamo benissimo che per un infartuato, anche i minuti sono preziosi.
Come isolani poi, conosciamo bene quante traversie dobbiamo passare per raggiungere Latina, dall’approdo di Formia, per assistere il nostro congiunto.
Mi è stato detto che per l’elisoccorso si atterra solo a Latina, e lo decide il direttore del 118. Se fosse vero, in base a quali valutazioni?