di Ivana Scotti
Ieri, sette marzo, LAURA è partita da Formia alle 14,30. Sono salita a bordo e mi sono comodamente seduta. Subito, pur viaggiando sotto costa, è sembrato di stare sulle montagne russe. Per mia fortuna non ho avuto problemi anche se appena salita sentivo un odore particolare. A un tratto i pannelli del soffitto hanno iniziato a staccarsi, i marinai li rimettevano a posto con molta maestria, evidentemente sono allenati alla manovra, ma uno non ha voluto saperne di rimanere al suo posto, si è staccato di nuovo ed è rimasto a penzolare, attaccato al soffitto solo con un filo (probabilmente un filo elettrico). I due marinai continuavano ad armeggiare, il pannello ribelle continuava a staccarsi, Laura continuava il suo viaggio tra rumori e capate da paura. Intanto suonava l’allarme antincendio, un marinaio correva a disattivarlo, poi andava a controllare i passeggeri e ricominciava tutto daccapo.
A un certo punto mi è arrivato uno scroscio d’acqua dall’alto: “Saranno intervenuti i pompieri allertati dall’allarme” – ho pensato, ma mi sbagliavo; l’acqua veniva giù dai pannelli, evidentemente Laura ha un sistema di spegnimento incendi che si attiva automaticamente appena squilla l’allarme: non dimentichiamo che è un gioiellino della navigazione.
Dopo due ore e un quarto siamo arrivati in porto: peccato, un viaggio così pieno di sorprese dovrebbe durare più a lungo. Ah, dimenticavo: la doccia è stata gratis.