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Per rispondere in parte alla richiesta di approfondimento del tema, riportiamo i due successivi passi che hanno istituito la cosiddetta “riserva” di Ventotene (per l’articolo che ha innescato la questione, leggi qui).
Sono due ambiti distinti:
L’Area Naturale Marina Protetta denominata “Isole di Ventotene e S. Stefano” è stata istituita con Decreto del Ministero dell’Ambiente del 12 Dicembre 1997 (GU n° 45 del 24.2.1998).
La Riserva Naturale Statale denominata “Isole di Ventotene e S. Stefano” è stata istituita con Decreto del Ministero dell’Ambiente dell’11 Maggio 1999 (GU n° 190 del 14.8.1999) delimitata secondo i confini riportati nella cartografia IGM in scala 1:25.000, depositata in originale presso il Ministero dell’Ambiente.
Nessuna polemica con Domenico (autore di un commento all’articolo) che conosciamo da una vita e che a sua volta conosce Ponza e il suo mare come pochi altri, ma vorremmo capire meglio l’interazione degli abitanti di Ventotene con le regole e le restrizioni che l’istituzione del parco marino ha comportato.
I commenti dei primi anni li ricordiamo molto negativi, ma ora – a distanza di più di quindici anni – il meccanismo è stato rodato? Si è trovato un modo di contemperare le esigenze degli abitanti con le limitazioni imposte dalla protezione?
Per gli approfondimenti normativi, segnaliamo:
– il sito ufficiale dell’Area naturale marina protetta Isola di Ventotene e Santo Stefano: http://www.riservaventotene.it/
– il sito del Comune di Ventotene dedicato al Parco: http://www.comune.ventotene.lt.it/parchi_riserve.htm
Chiediamo ai nostri Lettori, in aggiunta a queste voci ‘ufficiali’, dei contributi personali di chi ha conosce gli aspetti che si stanno dibattendo – vivibilità e qualità della vita a Ventotene – per il fatto di viverci e/o per averne conoscenza diretta.