La Redazione
Rita Bosso direbbe: “Una botta, doie fucetole!”.
In quest’ultima settimana ne abbiamo viste parecchie di cose, anche nel mondo “virtuale” ponzese.
Non bastavano quelle nel mondo reale.
Sta di fatto che martedì trenta giugno il popolo della rete ponzese scopre che il nuovo amministratore della pagina facebook “Riprendiamoci Ponza” è diventato nientepopodimenochè l’attuale sindaco dell’isola, PierLombardo Vigorelli.
Agli atti risulta che è stato nominato da Antonella Romano, molto attiva in rete anche grazie alla pagina “Questa è Ponza”.
Nel giro di qualche ora questa pagina vede l’epurazione di diversi nomi di aderenti, forse considerati ostili dal nuovo amministratore.
Il fatto non passa inosservato e in tanti considerano quanto è successo come un autentico sopruso.
Non si discute il metodo – possibile, visto che è potuto avvenire – quanto il merito.
Perchè il “primo cittadino dell’isola” ha sentito il bisogno di ‘bonificare’ un piccolo spazio in cui si esprimeva anche il dissenso al suo operato?
Spontaneamente si è aggregato un gruppo che si è fatto promotore di una nuova pagina che esprimesse lo spirito e le intenzioni di “Riprendiamoci Ponza”, raccogliendo l’adesione e la disponibilità di decine di persone.
Nel giro di poche ore “PoNzA ToRnErà Ai PoNzEsI” ha superato le mille adesioni continuando a crescere nei giorni successivi.
Nel frattempo Antonella Romano ha disconosciuto, attraverso il social network, quanto successo denunciando un ‘hackeraggio’ fatto con le sue credenziali di accesso.
Anche il sindaco di Ponza ha denunciato simile cosa, non riconoscendo alla sua persona quanto avvenuto.
Sta di fatto che “Riprendiamoci Ponza” è stato epurato e nel frattempo da “gruppo chiuso” è diventato “gruppo segreto”.
Definizione inusuale per quanti vogliono usare questi strumenti per comunicare con quanta più gente possibile.
Considerazioni: il mondo facebook e la realtà virtuale in genere può essere definito uno spazio “liquido” dove non si è mai padroni fino in fondo dei luoghi di comunicazione.
Certo si fa fatica a rendere credibile una pagina e raccogliere consensi numericamente significativi, fidelizzati nel tempo.
E’ altrettanto vero che questi spazi possano dissolversi nel giro di qualche ora, appena si ha la percezione che è cambiato qualcosa.
E’ importante che esista facebook così come è importante che esistano tutti gli altri strumenti di comunicazione.
E’ importante però avere rispetto per quanti dedicano un po’ del loro tempo alla lettura di quanto viene scritto.
Alla prossima…