Purtroppo siamo costretti ancora una volta a dover registrare l’ennesimo fermo della M/N Quirino.
In questo affollatissimo ponte dei SS. Pietro e Paolo per le isole pontine, proprio quando serviva efficienza e qualità dei collegamenti marittimi, il Quirino per non meglio precisate cause tecniche è rimasto fermo nel porto di Formia. Il fermo si protrarrà anche per la giornata di oggi 30 giugno, come si evince dal manifesto affisso nelle biglietterie, ed è probabile che continui ancora per qualche giorno.
Nella giornata di lunedì, di rientro in continente di migliaia di turisti che avevano scelto di passare il week end a Ponza e Ventotene, i mezzi utilizzati per i collegamenti ne hanno sofferto e gli orari sulle diverse tratte in buona misura sono stati rivoluzionati. La M/n Tetide ha dovuto servire entrambe le isole, viaggiando a pieno carico, mentre i mezzi veloci hanno fatto la spola tra le isole e la terra erma. In qualche modo sembra che chi avesse acquistato il biglietto per tempo è riuscito a ripartire.
Né possiamo ignorare l’assenza sul sito della Laziomar di quanto accaduto e dei cambiamenti dei mezzi e degli orari.
Le biglietterie hanno svolto il normale orario di lavoro lasciando quindi ignari i passeggeri delle variazioni intervenute. Solo il manifesto di cui sopra e l’altro posto ieri mattina alla biglietteria di Formia, pochi minuti prima della mancata partenza del Quirino, avvisavano di quanto stava succedendo e delle intervenute variazioni.
E’ evidente da tempo che questi mezzi marittimi sono inadeguati e la Laziomar privata (contravvenendo a quanto stabilito nel Contratto di servizio) non appare in grado né di sostituirli (come hanno fatto altre compagnie private nel prendere in carico mezzi dismessi della gestione pubblica marittima) né di intervenire in modo adeguato per la loro sistemazione (qualora ciò fosse ancora possibile). Nel caso del Quirino ricordiamo poi che resta il grave problema del mancato adeguamento della nave alle esigenze delle persone con mobilità ridotta.
Ci vengono, a questo punto, spontanee alcune domande.
– Come la Laziomar, di cui è stata tanto sbandierata la gestione privata, pensa di poter continuare a servire l’arcipelago ponziano?
– Sta forse cercando qualche strada per ottenere ulteriori finanziamenti pubblici per fronteggiare le esigenze delle nostre isole?
– Cosa fa e dice la nostra amministrazione di fronte a questi ripetuti fermi? Si accontenta del fatto che il problema è stato momentaneamente risolto o fa sentire la sua voce? Ed in quali sedi o con quali argomentazioni?
Per adesso, e come al solito, a subire sono sempre i cittadini (isolani e turisti), con i disservizi e la conseguente caduta di immagine delle isole del nostro arcipelago.
Alessandra Gallotta
30 Giugno 2015 at 11:45
Buongiorno.
La presente per esporre il disservizio della Compagnia di trasporto Laziomar del giorno 29 giugno sulla linea Ventotene-Formia.
Avevo il biglietto per me e per mia figlia prenotato e già pagato per rientrare a Formia per ieri pomeriggio alle ore 17,30 con la nave Tetide.
Ho saputo da “voci” ieri mattina che la nave Tetide delle 17,30 non sarebbe partita perchè era stata spostata sulla tratta di Ponza in quanto la nave “Quirino” aveva avuto un guasto. Non capisco perchè debba essere penalizzata Ventotene.
In ogni caso mi sono preoccupata quindi di scendere subito in biglietteria al porto per cambiare i biglietti (ho perso quasi tutta la mattina). La biglietteria ha aperto gli uffici alle ore 10 (forse vista l’emergenza dovevano preoccuparsi di aprire prima). Mi è stato detto che potevo prendere l’aliscafo “straordinario” delle 14,00 oppure la nave alle 19,30.
Fermo restando che ognuno di noi ha i propri impegni e necessità e quindi organizza il proprio viaggio secondo gli orari più convenienti, ho ritenuto di prendere l’aliscafo delle 14 (perdendo comunque una giornata di vacanza). Ma la cosa più grave è che in biglietteria NON mi hanno cambiato i biglietti, già pagati, ma ho dovuto pagare per intero i nuovi biglietti.
Alla mia richiesta di chiarimento mi sono sentita dire che in fondo la nave ci sarebbe stata e che era una mia scelta prendere l’aliscafo e quindi dovevo pagare muovamente e poi chiedere, eventualmente, il rimborso. Arrivata a Formia mi sono recata in biglietteria per il rimborso ma anche qui nulla di fatto. Sappiate che l’utente deve collegarsi sul sito internet scaricarsi il modulo di richiesta rimborso, compilarlo ed inviarlo a mezzo raccomandata (naturalmente a proprie spese!!!) per poi avere il rimborso quando???????
Trovo “semplicemente scandaloso” ed assurdo ed anzi lo ritengo un ricatto nei confronti di chi porta introiti all’Isola di Ventotene visto e considerato che Laziomar è l’unico gestore del trasporto. Tutto questo per un disagio non dipendente da noi “turisti” bensì dalla Compagnia Laziomar.
Grazie per la vostra attenzione e spero possiate fare qualcosa per quanto sopra esposto