El tangueiro moscòn
Il moscone qui rifugiato – clandestino occupante abusivo –
nero che sembra di seta
in un impeto di nostalgia – per cosa non sa o non ricorda –
mette il meglio di sé in giravolte e casqué
…e dell’orchestra che dire
contrabbasso viola violone
per un tango canciòn di pura passione
con l’anima dentro le ali e riflessi di luce negli occhi
in quintessenza la vida
ay la vida
Allorchè una dama in vestaglia
lo insegue con lo strofinaccio
il tangueiro moscòn
per confusione degli occhi – o forse un abbaglio del cuore –
dà por segùr la conquista de la seguidora ideal
abbigliata con strascico e spacco in una milonga di gala
per un giro di tango che sia
una prova d’ artista
di sconcertante trasporto
come una volta
in un tempo scomparso nel tempo
quien sabe una volta com’era
dov’era quel tempo
ay l’arte
ay l’amor
Ma la dama non è al suo livello
la camminata è sgraziata – leggerezza neanche per sogno –
lo strascico è solo un inganno – si abbatte come un martello –
e in piroetta avvitata il tangueiro s’arronza sul vetro
ferito dal desengano
a meditar su un destino di amori perduti e d’esilio
mirando nel meditar
una mosquita un po’ grigia dall’abituccio dimesso
che accorda ritmi e passi in una ronda nell’aria
mostrando un qual certo talento
quanto basta a scampare dal nulla
lo stato dell’arte e l’artista
ay l’arte
ay la vida
ay l’amor
Fuori dalla finestra invita una verde milonga
e un’altra azzurra più in là
e c’è un tango per ritornare
volvèr a un ignoto ritorno
verso un incerto destino
un tango per ritornare
ritornare a bailar
.
Per le altre poesie di Angela, consulta l’Indice per Autore alla voce: Caputi
Sandro Russo
23 Giugno 2015 at 07:26
Angela Caputi riesce a distillare armonia e danza da insetti volanti-ronzanti – leggi anche qui – poco o mai considerati dalla poesia maggiore. Per il sito e per la stagione incipiente le consiglierei di applicarsi la prossima volta ad una fastidiosa presenza delle nostre notti. Angela, puoi provare ora a nobilitare la zanzara?