Sarà l’avvicinarsi della bella stagione, quell’aria di primavera che fa rimpiangere a chi è lontano di non essere nell’isola, ma questa settimana mi sembra che il legame con Ponza si senta più forte che mai negli articoli pubblicati sul nostro sito. Suggestione? Forse.
Premetto che sono colpita soprattutto dagli argomenti che ci riguardano più da vicino. Così anche il pezzo di Gabriella Nardacci sulla scuola mi piace di più quando si cala in quella che potrebbe essere la realtà isolana: di come insomma potrebbero fare scuola in maniera diversa gli alunni ponzesi. Un Memo della Redazione fa il punto in maniera critica sulle facilitazioni dei residenti nei viaggi in aliscafo, nonché sulle novità in materia di bus; mentre un articolo del professor Antonio Impagliazzo di Ventotene torna a esaminare il problema dell’acqua per le isole minori, suggerendo la creazione di un ambito specifico che riguardi solo il nostro arcipelago, con soluzioni differenti per Ventotene (navi cisterna, esattamente come ora) e Ponza (condotta sottomarina). Insomma tutto tranne i dissalatori, come andiamo sostenendo anche noi.
Intanto monta e assume anche toni sgradevoli la querelle sorta intorno al mancato sequel ponzese di “Un’altra vita”: ed è Rita Bosso a fare il punto di ‘polemiche e dissapori’. Ci porta ancora una volta intensamente al legame con la nostra terra la ricerca genealogica che arriva sulla Posta dei lettori da Barbara Colonna, la quale cita i suoi trisavoli e chiede e attende informazioni. Silverio Lamonica propone le Cartoline da Ponza di Carol Light, con la versione in italiano dei versi sciolti dedicati a Ponza “isola prigione”. Profuma di mare e non solo la primavera isolana di Franco De Luca, che partendo da un’immagine molto romantica va poi a parlare addirittura di una pietanza dal sapore forte e succulento come il granchio fellone.
Dalla prosa alla poesia passando per la drammatica attualità del terrorismo nel l’articolo che Rita Bosso dedica all’artista turco Murat Onol, che lo scorso anno ha partecipato alla bella mostra dello Stracquo organizzata a Ponza dall’Associazione Cala Felci. Il pezzo s’intitola “Da Istanbul a Ponza” e riconduce tra l’altro al tema sempre attuale e molto sentito del Mediterraneo ‘anima comune’. Spazio poi alle immagini letterarie affascinanti: dalle paranze di Gaeta nel ricordo di Adriano Madonna a un luogo immaginario come Maciullina (“a metà strada tra Vigata e Macondo”) proposto da Sandro Russo. Giovedì arriva anche la notizia riportata da Biagio Rispoli della vittoria del Ponza calcio contro il Penitro (Formia) per 1-0 in un’importante partita di recupero. Evviva. Soddisfazione e gioia a parte, una cosa mi ha colpito: in chiusura si parla dell’inno del Ponza cantato a squarciagola dai vincitori di casa nostra. Non so voi lettori, ma io non lo conosco: qualcuno può farcelo ascoltare?
Gli strali apparentemente bonari di Sang’ ‘i Retunne questa settimana, con “Dottore chi legge” fanno chiaramente riferimento alla nota in cui l’Amministrazione comunale, per comunicare l’uscita di un assessore e la sua sostituzione con un altro, ha ‘regalato’ titoli a profusione a chi proprio non ne ha. In compenso, in una seconda edizione ‘riveduta e corretta’, quasi per una stravagante par condicio, quel titolo l’ha tolto anche a chi ce l’ha davvero, come Renato Grassucci, dottore commercialista, e lo stesso Silverio Coppa, architetto. Un’uscita del genere poteva mai sfuggire al nostro Retunno?
Com’era cominciata, la settimana si conclude con alcuni pezzi che esprimono fortissimo il legame con l’isola, sotto il profilo nostalgico affettivo nel caso di Enzo Di Fazio che in “Pasqua pensando a mia madre”, con i dolci della tradizione e una fotografia teneramente misteriosa che ci colpisce tutti al cuore. Dalla poesia alla realtà che si fa storia, con Domenico Musco e le sue parracine, con tanto di spiegazioni tecniche e testimonianze fotografiche. Alla realtà, quella più problematica e attuale, ci riporta infine il comunicato di Rinascita per Ponza, che a proposito della decisione del Comune di facilitare l’accesso alle concessioni per operatori turistico-balneari alle attività di tipo cooperativistico, esprime più di una riserva, nel pezzo intitolato “Cooperare per unire, non per dividere”.
Per concludere in tema pasquale, auguri a tutti, e un ramoscello d’olivo in segno di pace…. solo a chi lo merita. E soprattutto l’augurio più sentito: che dall’uovo di cioccolato esca fuori una bella sorpresa, magari inattesa e insperata, ma strepitosamente bella, per Ponza e per tutti i ponzesi. Buona Pasqua!
Immagine di copertina. Pablo Picasso: Colombe volante; 1961:
Immagine a fine articolo: elaborazione grafica dell’idea di Picasso