Si avvicina a grandi passi anche il Carnevale. Non sto qui a disquisire sull’origine della parola ….. bando alle pedanterie! E’ carnevale, pensiamo a divertirci. Le strade cominciano ad affollarsi di carri e di maschere: draghi, pesci strani, personaggi politici (ben gli sta!), astronauti e poi tanti Zorro, Goldrake e… chi più ne ha, più ne metta.
Certo, le maschere di una volta erano diverse, ogni regione italiana aveva la propria e siccome il tema delle regioni sta tornando di moda con i ventilati “accorpamenti”, ripropongo il seguente sonetto, spero gradito.
Il ballo in maschera (*)
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Le mascherine tutte vanno al ballo,
in testa, saltellando, c’è Arlecchino,
a Colombina solo fa l’inchino
e a Balanzone, pensa, pesta un callo!
Fracassa, il capitan, viene a cavallo
la dama toglie presto a Meneghino,
un poco lo conforta Rugantino
vestito a festa, tutto rosso e giallo.
A Meo Patacca piace solo il tango,
il valzer vuol ballar però Brighella,
Gianduia con la polca gusta un mango,
appare sul proscenio Pulcinella:
“mettimmece d’accordo sinnò piango!”
E tutti insieme fan la tarantella.
Sarebbe bello invitare i bambini ad illustrare con disegni e foto il carnevale, pubblicando i loro elaborati sul sito.
Di Silverio Lamonica, in condivisione con: www.buongiornolatina.it
(*) – Il sonetto “Il Ballo in maschera” è già stato pubblicato su Ponza Racconta nel febbraio 2012 (leggi qui)
Immagini relative al Carnevale 2014