Appare evidente ai lettori come le questioni che attengano a contenuti di alto tenore di solito vengono commentate con argomenti di bassa lega, con precisazioni piccate, quasi da liti condominiali.
E’ normale, la scienza della terra ha avvertito come le ristrettezze del territorio e dei rapporti influiscano sulla totalità delle espressioni, dimensionandole sul nanismo, sul rachitismo, sull’endemico.
In altre parole ove manchi l’ampiezza di prospettiva o la grandezza esplorativa ci si rintana nel proprio, nel meschino, nel gretto. Cosicché anche nelle contrapposizioni degli argomenti si scade nel banale, nel risentimento, nel personale.
Tutto normale, tutto secondo il decorso normale degli eventi fisici come di quelli umani. Ponza e la sua vita collettiva possono rappresentare un’appendice non un’anomalia.
Dico questo per rassicurare sul tasso di litigiosità, sviluppata non tanto sulla diversità di espressione d’opinione (da ritenersi fonte di approfondimento), ma piuttosto un’occasione per un contrasto sterile.
In questo Sito di solito è questa seconda posizione quella che viene espressa. Ma, come ho detto, ciò è confacente col fatto che in una “piccola isola” di solito si sviluppi una “piccola disputa”.