Che c’entra con Ponza, il film ‘Le Meraviglie’ che ha vinto il prestigioso Grand Prix Speciale della Giuria al recente 67esimo Festival di Cannes?
C’entra con un allarme lanciato nel settembre scorso da Biagio Vitiello sulla morìa di api a Ponza (leggi qui) e con quest’altra comunicazione inviata proprio ieri in Redazione dallo stesso Biagio:
“Le api ci sono ancora a Ponza! Ho trovato uno sciame sotto l’albergo Bellavista, ma non ho avuto tempo per raccoglierlo. Chissà dove è andato ?
La novità positiva è che c’è ancora un alveare ‘allo stato brado’. Ciao, Biagio”
Locandina e due scene dal film di Alice Rohrwacher, con Alba Rohrwacher e Monica Bellucci [e con Maria Alexandra Lungu (Gelsomina) e Sam Louwyck (Wolfgang)]
Il film, visto di recente nell’ambito della Rassegna dei film di Cannes a Roma, merita davvero l’attenzione e il premio che gli è stato tributato.
Così nelle note della stessa regista, autrice anche del soggetto e della sceneggiatura:
“Le meraviglie” è un film che racconta della campagna, dell’amore un po’ bizzarro tra un padre e le sue figlie, di figli maschi mancati, di animali e fate che abitano nella televisione. E’ un film che è accaduto dopo il sessantotto. E’ un film dove si parla in viterbese ma quando ci si arrabbia si risponde in francese e tedesco. E’ anche una fiaba” [Alice Rohrwacher].
E nella recensione di Marta Gandolfi su www.mymovies.it
“(…) Attraverso gli occhi di Gelsomina contempliamo una comunità ‘dissidente’ che si è ritirata in una dimensione bucolica, dove produce miele, insaccati, marmellate, salse di pomodoro e prova a resistere al mondo fuori. Un mondo che prende la parola e il microfono per mezzo della televisione regionale e naïf, dei suoi concorsi a premi, le coreografie rudimentali, le melodie stupide, le promesse di fare meraviglie per la gente del luogo. Ma la vera meraviglia è assicurata dalle api di Wolfgang e dischiusa dalla bocca acerba di Gelsomina, che ha il nome di un fiore e come un fiore è richiamo per le api”.
Qui il trailer del film su YouTube, dove si vede anche la raccolta di uno sciame ‘selvatico’
Ancora sulle api, sul sito: “Uomini e api” (leggi qui)