“Gli Dei accecano quelli che vogliono perdere” – dicevano gli antichi Greci…
È il primo commento che ci è venuto alla mente sentendo dell’ultima boutade dell’ineffabile sindaco sulla stampa regionale dei giorni scorsi (leggi qui).
Applicando per l’ennesima volta il “teorema del fango”, inventato dalla scuola di pensiero cui si è formato, il Nostro usa la tecnica dell’attacco personale gratuito contro Luisa Guarino, con la discutibile locuzione: “…la giornalista Luisa Guarino, direttore del sito “Ponza Racconta” che si vanta essere paladino della legalità”.
Gli altri Redattori sono avvisati! Se hanno mai parcheggiato la loro auto in divieto di sosta prima o poi si ritroveranno messi alla gogna sui giornali!
Per l’ennesima volta trasforma coloro che osano opporglisi, in “mostri da sbattere in prima pagina” personalizzando lo scontro politico e chiudendo a ogni possibile ipotesi di civile convivenza.
Così fa fotografare grotte e gallinari oggetto di illeciti edilizi e si adombra quando, dopo averle mandate al sito, ne rifiutiamo la pubblicazione con nomi e cognomi.
In questo caso trasforma una banale bega tra vicini (peraltro a manufatto già demolito e illecito rientrato) in un caso emblematico di “ordine pubblico”, con fotografie ai giornali e veleno sulla proprietaria …ma soprattutto sul sito, colpevole di non allinearsi al plauso che ritiene gli sia dovuto.
Perché questi personaggi non solo ti angariano in vari modi, più o meno leciti, ma pretendono anche di essere sostenuti e amati!
Anche quando in nome di un malinteso pluralismo (da che pulpito viene la predica!) ci blocca gli eventi e le celebrazioni del ‘Confino’ e mistifica ricorrenze nazionali – il 25 Aprile e il 1° Maggio, per fare un esempio – come manifestazioni di parte (!).
Uno ‘stile’ persecutorio e vendicativo – un personaggio, uno stile! – che ha restaurato sull’isola un clima di paura e di sospetto, che credevamo appartenesse per sempre al passato! Essere invisi al ‘podestà’ mette al rischio permessi e attività lavorative, o al contrario favorisce prebende e allargamento di spazi di agibilità, come puntualmente denunciamo, nell’ingrato ruolo di “Robin Hood per forza”: tutti ‘stupidi’, ‘ingrati’ e soprattutto… ‘comunisti’!
Silverio Tomeo
10 Giugno 2014 at 08:47
La dialettica democratica sull’isola è sicuramente in deficit, se non propriamente malata, tra disastro giudiziario-amministrativo precedente e irruzione del “giornalista dei miracoli” (e le due cose sono certamente connesse). Ci son voluti due anni affinché si manifestasse l’autoritarismo, il soggettivismo, l’agonismo battagliero del noto personaggio? Lo si vedeva subito, persino da molto lontano. Un comune amico della RAI me ne parlò in privato, suggerendomi di coglierne gli aspetti positivi (che certamente avrà ma difficili a cogliere). La sacrosanta battaglia della legalità non va lasciata al “sindaco-sceriffo”, ma va assunta in proprio come significativa per ricostruire uno spirito pubblico avvilito da corporativismi, abusivismi, comportamenti coattivi. Detto questo, il risultato alle recentissime elezioni europee sull’isola dimostra il perdurante disorientamento e l’anomalia che sono alla base del blocco sociale e politico che ha espresso la presente amministrazione. Le divisioni ancestrali tra Ponza-porto e Le Forna, l’abbarbicarsi a vecchie e fallimentari esperienze amministrative, la ripulsa della politica come orientamento sovra-localistico, la latitanza di un programma possibile ed essenziale di cambiamento, fanno sì che forze potenzialmente maggioritarie sull’isola lascino il campo a un blocco di per se stesso minoritario e aggressivo. “La politica si fonda sul dato di fatto della pluralità degli uomini”, scriveva Hannah Arendt, e ancora: “La politica tratta della convivenza e comunanza dei diversi”.
Mazzella G.
10 Giugno 2014 at 23:20
Preg.ma Redazione,
ho letto con piacere il titolo dell’articolo – lo sceriffo di Nottingham – e il testo sottostante.
Nulla è più appropriato, in quanto il signor sindaco al momento della sua proclamazione aveva annunciato che non avrebbe applicato alcuna tassa sulla prima casa dei ponzesi residenti, tant’ è la giunta aveva deliberato l’applicazione dell’IMU per la prima casa al 2/1000 che con le detrazioni avrebbe consentito di non pagare o pagare poco la tassa sulla prima abitazione. Ma il consiglio comunale era già a conoscenza che la IMU prima casa non sarebbe stata pagata.
Con l’introduzione della TASI il sindaco e la sua compagine sono stati molto solerti nel deliberare per l’applicazione della tassa TASI sulle prime abitazioni senza calcolare alcuna detrazione, per cui i ponzesi saranno costretti a pagare di più rispetto alla precedente IMU.
Il sindaco per il suo protagonismo ha avuto il coraggio di denunciare alla stampa che la sua amministrazione ha ridotto le tasse rispetto agli altri comuni, niente di più falso. Come la sceriffo di Nottingham, impone gabelle e tasse ai cittadini ponzesi da lui tanto amati (!).
Distinti saluti
Mazzella G.
vincenzo
12 Giugno 2014 at 09:55
Ovviamente sono Vincenzo Ambrosino, ma chi è Mazzella G.?
Dico questo perché mi piace dialogare con le persone che si assumono le responsabilità di quello che dicono con la propria identità.
Ora non sto dicendo che Mazzella G. è un anonimo sto dicendo che con quella firma potrebbe essere uno o nessuno.
Dopotutto cara redazione gli anonimi incalzano, la fanno da padrone e credo che siano anonimi quelli che su siti locali offendono Martina dandogli appellativi animaleschi.
Quello è un modo barbaro per esprimere il proprio dissenso e contro questa malattia barbara io solidarizzo con Martina per cui dove si può la si deve bloccare.
Detto questo, è interessante parlare di tasse e quindi magari chiedere risposta agli addetti ai lavori sulle affermazioni del Sig. Mazzella G., ma ovviamente dopo che si sia svelata l’identità dello stesso.
Grazie Vincenzo Ambrosino
la Redazione
12 Giugno 2014 at 11:42
Tranquillo, Vincenzo: l’identità è nota alla redazione. Usa così, su tutti i giornali: si pubblicano lettere e commenti con la dicitura “lettera firmata”. Il nostro lettore ha voluto segnalare un problema, e la storiella del dito che indica la luna è quasi più vecchia di quella della volpe e della pellicceria, perciò te la risparmiamo …
vincenzo
12 Giugno 2014 at 20:48
Mi aspettavo questa risposta e infatti immaginavo che l’amico Mazzella G fosse un altro noto solo alla redazione come Sang’ e Retunne, ma siccome qui si trattava di evidenziare cifre e leggi quindi di misurarsi in un confronto serio, io credevo che il nostro amico Mazzella G, che può stare per Giuseppe, Gennaro, Giovanni avesse l’interesse di dire “sono io che ho smascherato il Tremonti del Comune di Ponza;
Cara Redazione, se la “luna” è l’aumento delle tasse, che vengono sborsate dai cittadini, questi vorranno stringere la mano a chi con coraggio e responsabilità ha dimostrato l’inganno e la beffa. E invece questo non sarà possibile e al contrario abbiamo amministratori che dicono che le tasse sono state abbassate per cui il Vigorelli assolutamente non si sente lo sceriffo di Nottingham ma al contrario Robin Hood: che toglie ai ricchi per dare ai poveri.
Vigorelli si sente Robin Hood, purtroppo Mazzella G, rimane Mister X.
La Redazione.
12 Giugno 2014 at 23:23
Ci aspettavamo una risposta del genere da Vincenzo, “professione medium”.
Tu però giri intorno alla forma mentre ti sfugge la sostanza, che è scritta lì ben in chiaro: “Uno ‘stile’ persecutorio e vendicativo che ha restaurato sull’isola un clima di paura e di sospetto, che credevamo appartenesse per sempre al passato!”.
Tu parli e straparli da una posizione di incerta (e forse transitoria) protezione, ma molti sono nelle condizioni di cui allo scritto e ci sentiamo in dovere di proteggerli.
vincenzo
13 Giugno 2014 at 09:38
Nel 2014, fra qualche giorno qualcuno festeggerà il settantesimo anniversario dell’abolizione del confino politico a Ponza, c’è qualche fervente democratico che si sente minacciato dal dittatore di turno al punto da dover essere protetto. Prendo atto che siamo a questi livelli e che quindi non c’è margine per intavolare un ben che minimo dibattito.
A Domenico Musco: caro Domenico in queste condizioni, dove, in un sito di intellettuali, ci si sente talmente minacciati da dover difendere l’anonimato, il tuo proverbio “pulisci fuori la tua casa per fare il paese più bello” lo sostituirei con: costruisci una trincea fuori la tua casa per continuare la lotta di posizione della tua famiglia!”
La Redazione.
13 Giugno 2014 at 09:57
Prendi pure atto, Vincenzo …magari prendessi atto!
E quando dici: “qualcuno festeggerà il settantesimo anniversario dell’abolizione del confino politico a Ponza” – va’ anche ad approfondire – con i tuoi potenti strumenti di analisi – perché ‘QUALCUNO’ l’ha potuto fare e ‘qualcuno’ no.
Un consiglio dagli ‘intellettuali democratici’: ricevi meno telefonate e parla di più con la gente..!
P.S. – Per chi si appresta a celebrare: sappia che si tratta del 75°, non del 70° Anniversario!
Mazzella G.
13 Giugno 2014 at 22:40
Preg.ma Redazione,
ho letto la diatriba con l’amico Vincenzo, ma ritengo che la definizione di ‘Robin Hood’ per il sindaco non abbia alcun riscontro.
Dal momento che si parla di tasse voglio dire a Vincenzo che tutto il Consiglio Comunale ha deliberato l’IMU per le seconde case con l’aliquota massima, pensando di colpire i forestieri che hanno una casa a Ponza, ma ha trascurato il fatto che molti ponzesi sono proprietari di più immobili per cui sono stati i più danneggiati.
Forse Vincenzo dimentica che l’anno scorso con l’introduzione della TARES il buon Vigorelli ha pensato di rivolgersi alla cittadinanza dicendo che era stato costretto ad aumentare cosi pesantemente la tassa sui rifiuti, ma lui stesso ammetteva che la differenziata a Ponza era nella misura del 6% e che per gli anni futuri avrebbe cercato di potenziare la differenziata per ridurre la tassazione.
Orbene a Ponza la differenziata non si fa e vedremo con i prossimi ruoli se la TARI sara inferiore all’anno precedente. Io non credo ma si vedrà!
Con gli importi incassati mi sarei aspettato di vedere eliminati i disagi, quali buchi per le strade, illuminazione stradale carente, fogne non funzionanti, i cavi elettrici che poggiano sulle piante e vengono tirati su a festoni con delle corde senza alcuna manutenzione.
Ma il primo cittadino si è mai fatto una passeggiata in zona Scotti, sopra Giancos zona Conti o alle Forna?
E’ vero che il turismo è una risorsa che si concentra principalmente nella zona porto ma i ponzesi (tanto amati!) vivono tutto l’anno sullo scoglio e avrebbero il diritto di vivere meglio.
Distinti saluti
Mazzella G. detto “Mister X”
vincenzo
14 Giugno 2014 at 10:40
Preg-ma Redazione,
vi prego di comunicare a Mazzella G che io sono convinto che il tema delle tasse, quindi di bilancio e programmazione economica per la protezione della residenza invernale, da Lui toccato, sia fondamentale per la comunità isolana.
Non ho difficoltà ad appoggiare le tesi di Mazzella G ma è chiaro che solo un confronto tra tesi contrapposte può chiarire chi ha ragione e chi ha torto.
Io penso che questo dovrebbe essere lo scopo di un sito come Ponzaracconta in cui il dibattito diventa utile per formare una opinione pubblica: ma alla base di tutto ciò ci deve essere responsabilità e credibilità da parte degli interlocutori e soprattutto ci deve essere fiducia nella forza delle idee che sostengono le persone come alternativa di governo.
Detto questo è ovvio che io dialogherò con piacere con tutte le persone che sappiano sostenere le proprie idee mettendoci, come si dice la faccia: al contrario me ne farò una ragione.
Pino Moroni
16 Giugno 2014 at 08:24
Cari amici di Ponza racconta,
il potere usa gli stessi criteri da tutte le parti. Anche a Tarquinia un sindaco di sinistra si comporta come il vostro. Usando attacchi personali con il suo addetto stampa (lui è troppo ignorante), la macchina del fango, la paura e comprando le persone con qualche regalino. Vedi per la mia manifestazione (“Cerealia”, di cui si è fatto bello sui siti ufficiali) impegnando un budget spropositato per degustazioni “MAGNA MAGNA’ da noi (tutti volontari) non richieste.
Le polemiche anche sull’anonimato sono le stesse e fanno comodo sempre allo stesso potere.
Così per le tasse. Se si buttano i soldi per ‘stronzate’ e per farsi pubblicità poi è necessario mettere le mani in tasca ai cittadini.
Certo è tutto frutto di un certo modo di fare politica arrivato negli ultimi venti anni…
Ho letto anche qualche poesia e qualche ricordo che almeno ci fa la vita meno amara.
Con simpatia.
Pino