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Un breve ricordo di cosa è la ricorrenza del 25 aprile che da troppe parti è ancora considerata una festa di parte, mentre è un giorno fondamentale per la storia d’Italia, la più plebiscitaria delle manifestazioni nata dalle ceneri della seconda guerra mondiale, dalla fine dell’occupazione da parte della Germania nazista, iniziata nel 1943, e del ventennio fascista.
L’Anniversario della liberazione d’Italia (anche chiamato Festa della Liberazione, anniversario della Resistenza o semplicemente 25 aprile) viene festeggiato in Italia il 25 aprile di ogni anno. Poiché la ‘Liberazione’ non avvenne simultaneamente in tutta Italia, convenzionalmente fu scelta questa data, perché il 25 aprile 1945 fu il giorno della liberazione di Milano e Torino.
L’istituzione della Festa Nazionale.
Il primo governo provvisorio della Repubblica Italiana istituì la festa solo per il 1946, con il decreto legislativo luogotenenziale n. 185 del 22 aprile 1946 (“Disposizioni in materia di ricorrenze festive“); l’articolo 1 infatti recitava:
«A celebrazione della totale liberazione del territorio italiano, il 25 aprile 1946 è dichiarato festa nazionale». |
La ricorrenza venne poi celebrata anche negli anni successivi e dal 1949 è divenuta ufficialmente festa nazionale e in molte città italiane vengono organizzate manifestazioni in memoria dell’evento, in particolare nelle città decorate al valor militare per la guerra di liberazione o in quelle che hanno subito grandi perdite umane.
La legge che istituì la celebrazione è la n. 260 del 27 maggio 1949 (“Disposizioni in materia di ricorrenze festive“) ad istituzionalizzare stabilmente la festa della liberazione:
« Sono considerati giorni festivi, agli effetti della osservanza del completo orario festivo e del divieto di compiere determinati atti giuridici, oltre al giorno della festa nazionale, i giorni seguenti: […] il 25 aprile, anniversario della liberazione; […] » |
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