.
“Quando sono arrivata sull’isola ero vuota, pulita come un foglio bianco” così Antonella Boscarini descrive l’inizio della sua partecipazione alla rassegna Lo Stracquo: l’arte che viene dal mare. E’ arrivata a Ponza, ha cominciato a percorrere le rive alla ricerca di un’idea; sarebbe stato il mare ad illuminarla. Racconta di essere scesa sulla spiaggia in perfetta tenuta da passeggio, coi tacchi, e di avere immediatamente avvertito l’esigenza di entrare in contatto con l’acqua, coi sassi pungenti e stimolanti. Il tronco piegato raccolto a Frontone le ha suggerito l’opera L’uomo venuto dal mare; provo a chiedere ad Antonella dove andrà questo lungo piede scheletrico, risponde che l’importante è andare, passo dopo passo; Antonio Machado spunta dai recessi della memoria e suggerisce che sono le impronte, null’altro che le impronte, a strutturare il cammino:
Caminante son tus huellas
el camino y nada mas;
caminante, no hay camino
se hace camino al andar.
Ancora un tronco, questa volta sottile e sinuoso, sormontato da foglie che sembrano ali, il piede inscritto nello spazio definito da una cornice, è pronto a spiccare il volo; e un altro uccello si concede un attimo di riposo prima di riprendere il volo.
L’uomo venuto dal mare – Antonella Boscarini. Ponza 23 marzo 2014
Antonella Boscarino è artista eclettica, che passa dalla pittura ad olio all’incisione, dalla fotografia alla scultura con la tecnica della cera persa; dal 1995 conduce il progetto La poetica del rottame, volto a sensibilizzare al rispetto dell’ambiente; elementi di recupero quali ferro, carta, plastica, pezzi d’epoca, vengono assemblati in un gioco creativo per dare luce e vita ad una nuova identità.