di Irma Zecca
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Nel continuare la nostra descrizione delle croci di Ponza, proseguiamo lungo la strada provinciale che attraversa l’isola da un capo all’altro.
A Trebbiente (‘Tre venti’, il nome dice tutto), là dove l’abitato passa dal versante est a quello ovest dell’isola e precisamente nello slargo adiacente alla discesa che porta al Poliambulatorio, troviamo una cappelletta con la statua di padre Pio.
Di recente il luogo è stato arricchito di una grande croce in acciaio inossidabile, realizzata da Silverio di Lorenzo (Silveri’i Maurino).
A Ponza si sa… è opinone comune, che quel luogo è – come dire – ‘frequentato’ dai munaciell’!
Chissà se chi vi ha posto prima la statua di Padre Pio e poi la Croce, ha pensato a questa diceria nell’apporvi dei simboli di fede.
Tre immagini della croce in ferro della cappelletta a Padre Pio. L’ultima con vista Palmarola
Ma proseguiamo ancora, e sulla strada provinciale in località ‘Campo inglese’ troviamo una cappelletta, circa all’altezza della deviazione per via Sottocampo (abbasci’u camp’).
È relativamente recente, rispetto a quelle dei Padri Passionisti; infatti la didascalia così riporta: A DEVOZIONE DI AMERICO ROMANO – ANNO 1961
Alla base della croce c’è un vaso con i fiori freschi ed una piccola lampada… sicuramente opera di una mano gentile.
Francesca ricorda che quella croce già c’era, tra sassi e rovi, quando il marito Amerigo Romano costruì la loro casa; dopo la costruzione, in segno di rispetto, decise di fare una casa anche per la croce, l’attuale cappellina.
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[Le croci dI Ponza: Le Forna (8) – Continua]
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