a cura di Rita Bosso e Sandro Russo
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PonzaRacconta: Albero o presepe?
Padre Salvatore: il presepe, legato alla tradizione francescana
PR: Panettone o pandoro?
PS: Panettone
PR: Il più bel regalo di Natale che hai fatto, il più bel regalo che hai ricevuto
PS: Quando ho potuto dare una mano a dei giovani per realizzare un progetto in cui credevano.
La stima e la simpatia delle persone, che qualche volta si concretizza con il regalo di alcuni calamari (è diventata quasi un tradizione)
PR: Puoi invitare una persona (solo una!) alla tua cena di Natale: chi scegli? Cosa gli prepari?
PS: Inviterei una persona meno fortunata che vive da sola.
Gli preparerei un classico pranzo natalizio: una pasta col ragù, affettati, formaggi e un buon bicchiere di vino
PR: Hai un milione di euro e devi spenderlo per realizzare un’opera (una sola!) per Ponza: cosa fai?
PS: Un Oratorio per i giovani; perché stiano insieme e partecipino ad un dimensione comunitaria (civile e religiosa)
PR: Puoi distruggere una sola opera (solo una!): cosa scegli?
PS: La scultura in pietra del monumento a Pisacane
PR: Augura buon Natale a un bambino
PS: Buon Natale all’ultimo nato: fatti strada nella vita fidando in te stesso e negli altri; perché il bene c’è, bisogna saperlo trovare
PR: Augura buon Natale a un tuo coetaneo
PS: Buon Natale a un mio confratello nel Sacerdozio: continua con rinnovato impegno la missione che Gesù ti ha affidato, per il bene di ogni uomo
PR: Augura buon Natale al Sindaco
PS: Buon Natale, Sindaco, e sia più concreto sui problemi delle Forna. Di farmacie e sportelli bancari ce ne sono due al Porto e nessuno alle Forna; e neanche siamo sicuri che sarà mantenuto l’ufficio postale. Mentre l’edificio appositamente costruito non è ancora utilizzato.
PR: Augura buon Natale ai Lettori di PonzaRacconta
PS: Buon Natale e continuate a sostenerla con suggerimenti e partecipazione alle sue iniziative, possibilmente scevre da ogni indirizzo partitico
Luisa Guarino
29 Dicembre 2013 at 17:17
Mi ha veramente stupito la risposta data da Padre Salvatore alla domanda “puoi distruggere una sola opera”: la scultura in pietra del monumento a Pisacane (che per chi non lo sapesse si trova sul piazzale di Chiaia di Luna). Non so cosa può aver motivato una simile reazione: il giudizio negativo sull’opera, il suo significato ideologico, altro?! Sulla valenza della scelta, Ponza è sempre stata spaccata in due, si sa. Ma al di là di queste considerazioni mi sembra bisognerebbe comunque avere rispetto per il manufatto di un artista, per la cronaca Ettore de Conciliis, noto e apprezzato nel panorama dell’arte nazionale e non solo. Inoltre, in una diffusa atmosfera di invito alla comprensione e alla tolleranza, non trovo giustificabile una posizione così intollerante. Fatta naturalmente salva la libertà d’espressione e di giudizio.