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Ho conosciuto il regista Lizzani nel 1986, quando ero Sindaco di Ponza.
Si trattenne per diversi mesi nel nostro comune, assieme alla troupe, per girare le riprese del film “Un’isola”, tratta dall’opera omonima di Giorgio Amendola.
Ricordo la calorosa accoglienza che riservammo a lui e a tutto il cast cinematografico.
Molto preziosa fu la collaborazione del Prof. Gino Usai, che fece da “raccordo” tra il regista e gli Amministratori di Ponza, proponendo comparse, arredi di ufficio e documenti, tra cui il registro dei matrimoni del Comune per conferire all’opera cinematografica una più concreta realtà documentale; egli segnalò a Lizzani gli angoli più suggestivi e significativi dell’ex “area confinaria”.
Mia moglie ed io fummo ben lieti di mettere a disposizione la casa dove tuttora abitiamo e che all’epoca fu la dimora di Giorgio Amendola e Germaine, per girarvi alcune scene.
Allora la vita isolana nel corso della “bassa stagione” non era ancora così desolante come oggi, tuttavia in quei mesi di fine inverno – inizio primavera si avvertì, con piacere, un notevole “movimento”, grazie alle riprese di quel film.
Le riprese terminarono verso la fine della primavera di quell’anno.
Diedi in omaggio a Lizzani una copia del saggio storico di Silverio Corvisieri “All’Isola di Ponza” e gli dissi: “Spero che da quest’opera possa trarre ispirazione per un altro film ambientato sempre in quest’isola”.
Ringraziò con un sorriso.
Verso la fine di quell’anno, assieme al Prof. Bruno Usai, allora Assessore alla Cultura, partecipai alla prima cinematografica presso il teatro San Carlo di Napoli, egli accolse calorosamente i ponzesi. C’erano molte personalità del mondo politico e culturale italiano, ricordo benissimo l’ex sindaco di Napoli Maurizio Valenzi e lo scrittore Alberto Moravia.
Del grande regista conserverò sempre questi ricordi bellissimi. Ora provo un profondo rammarico per questa sua tragica “uscita di scena”.
Carlo Lizzani (Roma, 3 aprile 1922 – Roma, 5 ottobre 2013)
Il regista, 91 anni, si è tolta la vita nel pomeriggio di oggi. Il suo gesto ricorda la tragedia di Mario Monicelli, suicida nel 2010.
Tra i film da lui diretti vanno ricordati: Cronache di poveri amanti (1954), Il processo di Verona (1963), Banditi a Milano (1968), Crazy Joe (1973), Mussolini ultimo atto (1974), Storie di vita e malavita (1975), Fontamara (1977), La casa del tappeto giallo (1983), Mamma Ebe (1985), Caro Gorbaciov (1988), Cattiva (1991), Celluloide (1995), Hotel Meina (2007), oltre agli sceneggiati televisivi Nucleo Zero (1984), Un’isola (1986) e La trappola (1989).
Dal 1979 al 1982 ha diretto la Mostra del cinema di Venezia.
Scritti: del 1998 ha pubblicato la raccolta Attraverso il Novecento; del 2007 la sua autobiografia Il mio lungo viaggio nel secolo breve [Notizie riprese da Wikipedia]
Su Lizzani, in Ponza racconta:
– Ponza, un set – di Giuseppe Tricoli (Peppe)
–“Il confino fascista – l’arma silenziosa del regime”, di Silverio Lamonica;
– La tematica antifascista ne “L’isola delle Sirene”, di Silverio Lamonica;
– “Lettere dal confino”, la Redazione;
– Il cuoco di Salò – di Vincenzo Ambrosino (Hotel Meina);
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