proposta da Salvatore Di Monaco
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Salvatore Di Monaco ci invia una poesia della figlia Lucia, inserita nell’antologia “Se sbaglio mi corrigerete”, dedicata a Giovanni Paolo II – Ed. 2011, promossa dall’Accademia dei Bronzi di Catanzaro per le Edizioni Ursini.
Salvatore l’ha scelta per la sua attualità e per un Augurio a tutti i ‘Francesco’ e ‘Franco’ che conosciamo, incluso il fratello – anche lui Francesco – frate ad Assisi.
La Redazione
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De reditu (il cammino di Francesco)
Spirito di pietra, varco dell’anima,
conduci i miei passi sul sentiero
del silenzio
nel silenzio
Alito dei boschi, saggezza verde e pensosa,
allenta il vortice aspro e
sterile del tempo, in corsa
col tempo
Voce dell’acqua, culla delle genti
unisci terra a terra con umiltà
nell’umiltà.
Figlio dell’Uomo, impronta di croce e
luce, cammina,
ombra possente e lieve, accanto
al mio cammino
Chiostro del cuore,
nel grembo della terra e
negli occhi del cielo
povertà e ricchezza infinita
percorso amaro e amato
Non indurci all’abbandono
ma libera in noi l’uomo,
favilla dell’Amore
nell’Amore
(di Lucia Di Monaco)
Nota di Redazione –
Il De reditu suo è un poema scritto da Claudio Rutilio Namaziano sulla decadenza dell’impero romano d’occidente nel V secolo. È considerata un’importante opera letteraria del tardo impero.
“De reditu suo” – letteralmente “Del suo ritorno” – si riferisce propriamente al ritorno dello scrittore da Roma alla Gallia, sua terra d’origine.
Durante questo viaggio egli scrive poeticamente di un impero ormai decadente, influenzato dalle numerose popolazioni barbare che ormai si sono infiltrate in esso, come un “Addio a Roma”, narrandone le passate e ormai perdute bellezze [Notizie riprese da Wikipedia].