proposto da Sandro Russo
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Lo scrittore Álvaro Mutis, tra i maestri della letteratura latino-americana, è morto il 22 settembre scorso a Città del Messico all’età di 90 anni.
Mutis, intimo amico di Gabriel Garcia Marquez, era nato a Bogotà nel 1923, ma aveva passato la sua infanzia in Belgio dove suo padre, diplomatico, visse fino al 1932. Dal 1956 risiedeva in Messico.
Fece il suo esordio letterario come poeta. Creò il personaggio di Maqrol, il gabbiere, che compare nella raccolta di poesie Gli elementi del disastro e che a partire dagli anni Settanta entrò nei suoi romanzi.
Tra le sue opere più note, La Neve dell’Ammiraglio, Un bel morir e Ilona arriva con la pioggia, da cui è stato tratto il film di Sergio Cabrera e a cui è ispirata la canzone Smisurata Preghiera di Fabrizio De André, inclusa nel suo ultimo album Anime salve.
De André e lo scrittore si incontrarono alla prima della pellicola e da quell’incontro nacque un’amicizia e una profonda stima reciproca.
Oltre che per la letteratura, Mutis aveva una grande passione per i viaggi. E’ stato a lungo legato anche al mondo del cinema: fu agente in America Latina per alcune major Usa e nel 1988 fu voce narrante della versione spagnola della serie Gli intoccabili.
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A seguire, una poesia di Álvaro Mutis.
Amén
Que te acoja la muerte
con todos tus sueños intactos.
Al retorno de una furiosa adolescencia,
al comienzo de las vacaciones que nunca te dieron,
te distinguirá la muerte con su primer aviso.
Te abrirá los ojos a sus grandes aguas,
te iniciará en su constante brisa de otro mundo.
La muerte se confundirá con tus sueños
y en ellos reconocerá los signos
que antaño fuera dejando,
como un cazador que a su regreso
reconoce sus marcas en la brecha.
Amen
Che la morte ti accolga
con tutti i tuoi sogni intatti.
Di ritorno da una furiosa adolescenza,
all’inizio delle vacanze che non ti hanno mai concesso,
la morte t’individuerà con un suo primo avviso.
Aprirà i tuoi occhi alle sue vaste acque,
t’inizierà nella sua brezza costante d’altro mondo.
La morte confonderà i tuoi sogni
e in essi riconoscerà i segni
da lei lasciati un tempo,
come un cacciatore che di ritorno
riconosce le sue tracce sull’aperto sentiero.
Álvaro Mutis
(da Los trabajos perdidos, Le opere perdute – Traduzione di Martha Canfield)
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