di Sandro Russo
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“Quante cose ci siamo dette, quanti racconti abbiamo scoperto, quanta storia è stata scritta! E poi le poesie, la botanica, l’archeologia, i proverbi, i detti, i vocaboli marinareschi, le tradizioni, le ricorrenze, i soprannomi, i personaggi, il confino politico, il piroscafo S. Lucia; e ancora la cucina, la vendemmia, i canti, la pesca e le ricorrenze; S. Silverio, la miniera, le foto e i filmati; il dibattito, le denunce sociali e tante, tante lettere, per un totale di 1000 articoli pubblicati da 112 autori in meno di un anno – abbiamo iniziato il 6 febbraio 2011- e con circa 9000 accessi mensili…”.
Così scriveva Gennaro Di Fazio il 24 dicembre 2011: “Questo è il millesimo articolo pubblicato su questo sito” (leggi qui)
Poi c’è stata la celebrazione del 2000esimo articolo, commentato dalla Redazione (tra gli altri) con queste parole:
“Oggi è il 7 novembre 2012, sono passati 21 mesi dalla nascita di “Ponza racconta”, un buon periodo di esistenza per un’iniziativa ponzese; ma se vogliamo che essa continui e migliori nella sua qualità e nelle iniziative, allora dobbiamo darci una bella spinta emotiva e, con la passione che distingue chi veramente ama Ponza da chi invece sa solo criticare e a volte anche in maniera distruttiva, andiamo a cercare nuovi collaboratori, ad aprire altri cassetti, a rovistare nelle cantine e nei sottotetti, a consultare nuovi libri e ad intervistare i vecchi dell’isola, i veri depositari della storia e della saggezza isolana.
C’è ancora molto da scrivere e questo sito sicuramente ne rappresenta un valido raccoglitore comune per tutti”. [Da: “Quota 2000” – (leggi qui)]
Come a sfogliare le pagine di un calendario, con questi articoli ‘celebrativi’ siamo oltre il n° 3000..!
Nel frattempo gli accessi sono passati a oltre 50.000 al mese, i collaboratori sono quasi 200; il sito ha aggregato persone e idee, intrapreso molte battaglie, proposto eventi… e stabilito collegamenti con numerosi altri media nazionali e internazionali.
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Che cosa ci ha dato il sito. Questo ognuno dovrebbe chiederlo a se stesso e se ha voglia, parteciparlo a tutti: pubblicheremo tutti i vostri contributi.
Storie, fatterelli e personaggi, sommersi nel gran mare della memoria; approfondimenti e collegamenti con altre isole e altri mondi; ma anche agganci e stimoli per pensieri e scritti che senza il sito non avrebbero trovato la via per esprimersi; incontri con persone e idee affini – ma anche diverse – che il sito è riuscito a mettere in contatto tra loro…
Ma… non chiedeteci di somigliare a Facebook o a Twitter! Proprio non siamo per il ‘mordi e fuggi’, né per la risoluzione di un problema complesso e dalle tante sfaccettature, in una battuta: folgorante, magari, ma altrettanto rapida ad essere dimenticata.
Chiedeteci il pane e le rose – ovvero i pesci, ma anche le stelle marine e le gorgonie!
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Sempre più spesso incontriamo persone che ci dicono di aprire il sito come prima cosa al mattino e poi di nuovo la sera – evidentemente non è solo nostalgia – Di cominciare la giornata con uno sguardo a quello che succede. Il sito non è un quotidiano, però con tre-cinque nuovi articoli al giorno quello di importante che si dibatte e accade sull’isola è sempre rappresentato…
E ancora, di riaprire il sito alla fine della giornata… quando si sente il bisogno di sollevarsi sopra le piccole cose giornaliere e le polemiche.
Pensiamo che il sito tutto questo possa dare, e altro ancora… se i Lettori stessi vorranno contribuire con indicazioni e suggerimenti, percorsi e associazioni… Il sito siete voi!
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Un’ultima cosa, e non la meno importante: ci sembra che il sito non abbia ancora espresso tutte le sue potenzialità.
Il sito è strutturato come un ipertesto: si può allargare a cerchi a partire da un singolo argomento. Rappresenta, nello specifico del tema isolano, l’attuazione del ‘navigare’ in rete.
Un ipertesto infatti è un insieme di documenti messi in relazione tra loro per mezzo di parole chiave. Grazie a questa strutturazione la lettura può svolgersi in maniera non lineare: qualsiasi documento della rete può essere “il successivo”, in base alla scelta del lettore della parola chiave da usare come collegamento.
All’interno di esso quindi, sono possibili infiniti percorsi di lettura.
La rete, riproduce il modo di funzionare del cervello, della memoria: stabilire connessioni.
…E’ ancora, in fondo, un modo di contrastare il tempo e di raccogliere insieme un’eredità comune, conoscitiva ed sentimentale: prima che se ne cancellino le tracce.
Krazy Kat, di George Herriman