di Michele Rispoli
Alcuni decenni addietro, moriva in Ponza la signora Maddalena Amalfitano, madre di Assunta e nonna di Maria Rosaria.
Era madre di due figli: Assunta residente a Ponza ed il figlio maschio (credo si chiami Carmine), che risiedeva in USA.
Assunta ebbe l’idea di fotografare la mamma morta posizionata sul letto, un modo da mandare le foto in America al fratello, che mancava da Ponza da molti anni.
I fotografi dell’epoca erano Biasiello e Pacifico.
Fu scelto Pacifico.
Pacifico, amichevolmente chiamato Bafarone, in quel periodo non godeva di ottima salute, soffriva di cuore, così si diceva,
Il figlio Gaetano, compagno di giochi e di classe, anche lui non troppo in salute, fu comandato dal padre ad eseguire il servizio fotografico.
Gaetano era ai primi scatti, e tra l’altro aveva anche un poco paura della vista della morta.
In ogni modo, con la paura o senza, eseguì le fotografie.
A distanza di alcuni giorni, dopo il funerale, Gaetano portò la busta con le foto.
Assunta, guardate le foto, disse: – E che me ne faccio? Ccà nun se vede e nun se capisce niente. Parene due muorte ’ndu liett’ – le foto effettivamente erano venute molto mosse – Ie nun t’i paghe… E mò che ce manne a fràteme a’ Merica?
Al che Gaetano rispose: – Assu’, nun è colpa mia! …Chella s’è mòppeta [quella (la morta) s’è mossa].