di Rita Bosso
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Fuori al ristorante Il San Lorenzo a Roma si raduna una piccola folla di giornalisti, fotografi, addetti ai lavori, per la presentazione di Ponza Estate 2013; una signora che rientra a casa se la prende, nell’ordine: con i politici, con i pranzi di “lavoro”, con la stampa al seguito, con Berlusconi; un quota di ingiurie pertanto tocca anche a Sandro Russo e alla sottoscritta, presenti in qualità, rispettivamente, di redattore-capo e di redattrice-coda, assimilati dalla signora ad una delle categorie citate: cosa non tocca subire, per amore di Ponza e di Ponza racconta…
Il programma è illustrato dai responsabili delle singole sezioni; Francesco Cordella, direttore artistico, uomo di teatro cresciuto alla scuola di Strehler ed oramai lanciatissimo sui palcoscenici, ricorda le sue origini ponzesi e il suo particolare rapporto con l’isola e con il Mito: “il Mito ci racconta che Ponza è stato il luogo in cui gli uomini venivano sottoposti magicamente ad una trasformazione, che altro non è che mutamento, catarsi. Ritrovare la prova originaria di questo simbolismo, farla risalire alla notte dei tempi, è il fondamento sul quale ho costruito la trilogia”. La Trilogia Teatrale della Trasformazione si articola in tre serate: Eea è costruita intorno al canto X dell’Odissea; Telegono è la trasposizione di un poema di Gino Usai, che rielabora la leggenda di un figlio nato dalla Maga Circe e da Ulisse; in Confinati a Ponza lo scrittore Alberto Gentili immagina che Nenni e Mussolini riescano ad intessere un dialogo attraverso Maria Luisa De Luca, la cuoca dei confinati morta lo scorso anno, ultracentenaria; è noto che i due, dopo aver condiviso gli ideali socialisti in gioventù, si ritrovano a Ponza nell’estate del 1943, il primo in qualità di confinato, il secondo come prigioniero. Nenni scrive nei Diari che avrebbe voluto riprendere una conversazione iniziata a Cannes quando entrambi militavano nel Partito Socialista ma già avevano visioni antitetiche; ovviamente non poté raggiungere la casa di Santa Maria in cui l’ex Duce era rinchiuso e dovette limitarsi ad osservarlo col binocolo, dalla sua terrazza del porto (oggi ristorante Eea): il dialogo, mai avvenuto in realtà, sarà sviluppato nella piece teatrale.
Di particolare rilievo la serata del 16 agosto, dedicata ad Ernesto Prudente, con interventi di Franco De Luca e la partecipazione dell’architetto Piero Meogrossi.
Gianluigi Nuzzi è l’ideatore di Ponza d’Autore, “rassegna per chi ama i libri e l’isola”, giunta alla quinta edizione; quest’anno lo affiancherà David Parenzo, che si autodefinisce “responsabile della parte pop”. Nuzzi sottolinea ripetutamente che l’evento non pesa sul budget di Ponza Estate, perché è interamente finanziato da privati.
Gennaro Greca dell’Hotel Santa Domitilla spiega che il suo sostegno all’iniziativa è volto alla ricerca di nuovi flussi turistici.
Antonello Aprea illustra Onde Road, performance musicali lungo il corso; Sergio Castellani, deus ex machina dell’intero programma, accenna ai progetti futuri. Di organizzare un Convegno internazionale delle isole del Mediterraneo, rassegna Mare Nostrum, e proporre Ponza capitale del Mediterraneo; come pure di fare pressioni sulla Regione per la restituzione della Villa delle Tortore.
Questi, in estrema sintesi, i passaggi e gli interventi più significativi.
Ponza racconta intanto ha inaugurato un’apposita sezione, attraverso la quale seguirà ciascuno degli eventi e stimolerà i ponzesi ad esprimere una valutazione complessiva dell’operazione appena varata.
Gennaro Di Fazio
1 Luglio 2013 at 22:47
Mi piacerebbe sapere come mai la presentazione di “Ponza estate 2013” è stata fatta a Roma e non a Ponza.
Grazie
Gennaro Di Fazio
Piero Vigorelli
2 Luglio 2013 at 19:43
Rispostina a Gennaro Di Fazio
Caro Gennaro,
almeno Marzullo chiedeva all’interlocutore di farsi una domanda e di darsi una risposta.
Te la do io al tuo posto: quanti giornalisti ci sono a Ponza? Nessuno. Quanti sarebbero venuti a Ponza dalla terraferma per la conferenza stampa? Forse qualcuno e comunque ci sarebbe costato parecchio.
A Roma erano presenti una trentina, ognuno ha scritto o filmato, Ponza ha avuto la sua pubblicità. E non ci è costato nulla perchè il ristorante San Lorenzo, a Roma, è mezzo ponzese ed è stato un piacere per i proprietari fare un pranzo succulento e gratuito ai giornalisti presenti.
Minimo costo e massimo effetto.
Piero Vigorelli
Gennaro Di Fazio
2 Luglio 2013 at 23:48
Alla cortese attenzione del Sindaco Piero Vigorelli.
Quando Berlusconi andò in America per farsi impiantare il Pacemaker, (operazione che facciamo con facilità anche in un ospedale periferico come quello di Formia), ebbi una sensazione di abbandono, come di un capo famiglia che rinnegava le sue condizioni socio-economiche – in quel caso quelle dell’Italia che lui governava – e utilizzava il suo danaro e il suo potere solo per sé stesso, magari semplicemente per ostentare la sua persona. La presentazione di “Ponza estate 2013 ” fatta a Roma, mi ha data la stessa sensazione. Ma per chi e per cosa è stata organizzata l’estate Ponzese? Forse mi sfugge qualcosa. Non basta fare tanto per…, bisogna agire secondo le esigenze di chi le riceve. Io credo che oggi Ponza e i Ponzesi abbiamo bisogno soprattutto di coralità di intenti, di unione tra le parti, di sentirsi una sola famiglia e di essere considerati protagonisti anche quando si fa un’apertura di una manifestazione culturale che oltretutto li riguarda. I giornalisti e le pubblicità sono dei mezzi, essi non possono essere più importanti del senso che si vuole dare alle cose che si vogliono rappresentare.
Il valore che poi dà all’operazione come “minimo costo e massimo effetto” è chiaramente solo relativo al suo modo di vedere le cose.
P.S.
Per quanto riguarda il confronto con Marzullo, assolutamente non mi calza, probabilmente è più adatto a qualche suo collega giornalista.
Grazie
Gennaro Di Fazio