di Lino Catello Pagano
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Arriva la festa, e ognuno si appresta
a renderla incantata, questa serata.
Un bagliore lontano: la luna compare
dai confini del mare.
Una barca nel buio si avvicina lenta,
porta con sé il vessillo del Santo,
sulla spiaggia si è raccolta la gente
invoca il suo nome a voce e nella mente
San Silverio che fu papa e deportato,
su quest’isola è da tutti venerato,
il fuoco acceso per dargli il benvenuto
scalda il cuore di chi soffre e gli chiede aiuto.
Per la strada il corteo fatto di emozioni e canti
a rendergli onore sono in tanti
a tarda notte come se fosse giorno,
il santo protettore con i suoi fiori intorno.
Ponza apre la porta al suo Santo,
bandiere colorate e mirto in fiore
fanno da contorno e ornamento.
Da Santa Maria ad arrivare al Porto
la sua effige portata in processione
e alla fine della lunga strada
con le tre dita alzate
benedice il mare e tutti i naviganti
…e qui si leva il canto:
Gran Santo protettore
Silverio venerato
il popolo adunato
a te s’inchina…
…anch’io da lontano, a te m’inchino