a cura della Redazione
Se Ponza racconta fosse un giornale scandalistico, una pagina Facebook, un programma televisivo o contenesse banner pubblicitari, l’arrivo di un messaggio privo di firma o con firma apocrifa sarebbe accolto con sparate a salve, per le evidenti ricadute sullo share; un commento anonimo è quasi sicuramente pepato nei toni e nei contenuti, pertanto innesca botte e risposte che fanno schizzare verso l’alto il contatore dei visitatori.
Una mail a firma “Mazzella Antonio” dovrebbe far gioire la Redazione, invece… che tristezza!
Tra noi, qualcuno si incarica di ricordare all’anonimo scrivano quali siano le regole del sito e, più in generale, del confronto civile (leggi qui il 2° commento a firma della Redazione); un altro rileva la contraddizione: si lamenta il silenzio dell’opinione pubblica però si reputa “impossibile opporre repliche, se non attraverso l’anonimato”; si lanciano accuse di mancato rispetto delle regole e poi si viene meno alla prima e unica regola che questo sito ha posto ai suoi lettori/commentatori: firma in calce e toni civili nel testo.
Ponza racconta vuole essere agorà virtuale in cui ci si confronta, talvolta duramente ma civilmente: né angolo di Hyde Park dal quale monologare, né balcone di Palazzo Venezia.
Ancora, ha l’ambizione di essere luogo di produzione culturale a partecipazione diffusa: questa è la sua ragion d’essere, questa la sua identità.
Ci rattrista il mancato riconoscimento, l’uso puramente utilitaristico dello strumento di comunicazione, ma continuiamo per la nostra strada.
Perciò, a tutti i “Mazzella Antonio”: benvenuti tra noi, se intendete accettare la condizione prima citata; delle vostre osservazioni e dei vostri consigli faremo tesoro; viceversa, troverete nel web infinite possibilità di pubblicazione, con un nickname qualunque e, magari, la fotina del vostro micio.
Cordialmente
La Redazione
la Redazione
17 Maggio 2013 at 17:24
Invitiamo vitoponza, che invia un lungo ed articolato scritto in Redazione, a fornire le proprie generalità, condizione inderogabile alla pubblicazione di qualsiasi scritto su questo sito.
La Redazione ha ricevuto le indicazioni richieste; restiamo aperti alla collaborazione con Vito Favata
Leonardo Pietroniro
19 Maggio 2013 at 10:34
Che senso ha chiedere prima i dati personali ad un “anonimo” e poi comunque non pubblicargli l’articolo? E’ una scorrettezza, non vi pare? I lettori pensano che l’articolo Vito lo ha ritirato, invece siete voi che non glielo pubblicate, e quale sarebbe il motivo?? Forse attacca troppo il Sindaco? Se uno firma un articolo si prende le sue responsabilità per quello che scrive, e in nessun modo viene considerata responsabile la Redazione.
A meno che questo è un blog pro-vigorelli, e quindi solo lui può parlar male dei cittadini e della nostra isola come ha già fatto precedentemente in molti articoli già pubblicati. Lo so che è difficile… ma cerchiamo di essere più seri, grazie