Attualità

Le Ragioni dell’Essere, di Gennaro Di Fazio

Le Ragioni dell'Essere Copertina

di Giuseppe Mazzella

 

Gennaro Di Fazio, dirigente medico, anestesista presso il servizio Anestesia e Rianimazione dell’ospedale di Formia, ha appena pubblicato in USA il suo primo libro: “Le Ragioni dell’Essere”.

L’Autore, prendendo le mosse dal master svolto presso l’Università La Sapienza di Roma e dalla relativa tesi da lui svolta dal titolo “Il linguaggio misterioso dei sistemi complessi”, ha sviluppato una serie di riflessioni personali sul senso della vita, ripercorrendo come in un lucido film, con approfondimenti culturali, le sue stesse esperienze esistenziali, confrontandole con le teorie più avanzate non solo in campo medico, ma fisico, antropologico e filosofico.

Il filo rosso del ragionamento di Di Fazio porta alla riflessione che ogni avvenimento prende luce a seconda del sistema, appunto “complesso”, in cui si trova ad interagire. L’Autore è alla ricerca del “progetto globale” del senso della nostra esistenza, anche se una definitiva spiegazione appare ancora di là da venire.

Il racconto, che ha momenti di pathos intenso, specie quando si sofferma sulle sue esperienze mediche ed esistenziali, attraversa le diverse discipline come economia, religione, chimica, medicina, psicologia e altre branche in cui l’uomo si è andato “specializzando” nei secoli.
Tutte tessere di un  mosaico in continua evoluzione.

Per queste ragioni il volume, scritto in punta di penna, con tenacia e passione, e anche con una certa timidezza, suggerisce a noi lettori più di una utile riflessione.

Il libro, che è stato edito in rete, è scaricabile e può essere ordinato nella forma voluta, cartaceo o on-line,  a:

Xlibris Corporation, 1-888-795-4274 (toll-free-Canada), 0-800-795-6988 (Numero verde – Europa), www.xlibris.com,  [email protected]

Le Ragioni dell'Essere. IV di copertina.1

Le Ragioni dell'Essere. IV di copertina.2

Dalla IV di copertina del libro (cliccare sulle immagini per ingrandirle)

1 Comment

1 Comments

  1. Francesco (Franco) De Luca

    12 Aprile 2013 at 21:59

    Ho letto il libro di Gennaro Di Fazio “Le Ragioni dell’Essere”, tempo fa, in bozza. Aspettavo un segno per poter partecipare ai lettori di Ponza-racconta la notizia della pubblicazione. Ora posso parlarne con serenità.
    Non del libro però. Perché il suo contenuto presenta considerazioni sulla consapevolezza di vivere, per cui mi sembra inadatto ad un pubblico generalista. L’operazione avrebbe il sentore della presunzione: troppo specifico il libro, troppo popolare il pubblico.
    Vorrei parlare dell’ Autore, ossia di Gennaro. Da tutti noi ponzesi conosciuto per la sua professione di medico. Ci manca la conoscenza del suo intimo. Ebbene Gennaro è anzitutto un cultore del “pensiero divergente”. Quello, per intenderci, che non si appiattisce sulle prodezze della medicina tradizionale per escludere le altre medicine: quelle omeopatiche o quelle di ispirazione religiosa. Allo stesso modo si mantiene distaccato dalla alterigia antropocentrica per ammirare la grandiosità di tutto l’universo (visibile,invisibile, macro e microforme). Così da opporre alla gnoseologia imperante il mondo dei sentimenti e dell’emozione. Per dare alle domande fondamentali (chi siamo? – dove andiamo? – cosa è la vita ?) non una risposta ma un senso, una direzione di ricerca, un avvio di cammino.
    Cosa vuole diventare, cosa vuole essere Gennaro, un filosofo? Un santone? Nulla di questo. Appare un uomo che vuole comprendere e sentire il suo posto, all’interno della società, in questo mondo che è misterioso perché ciò che c’è da scoprire sopravanza di molto il conosciuto.
    Ha affrontato questo impegno (perché a nessuno sfugge la fatica implicita nel compito) con il suo solito “entusiasmo“. Con una serietà fuori dal comune. Con un esito dubbio. Il libro infatti non è di quelli che sbancano il botteghino, il suo libro è di quelli che inducono domande e riflessione e gioia di scoprire “nuove” dimensioni di vita.
    Questo merita un apprezzamento: il suo libro è un dono contro la nostra pigrizia, l’accidia, il nostro vivere per abitudine.

    Francesco De Luca

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