La Redazione
Ci sono voluti degli anni, ma finalmente l’idea di dare seguito al recupero e alla valorizzazione del cordone ombelicale che da sempre unisce Ponza a Ischia, non solo è stata accettata, ma si sta per concretizzare.
Il Comune di Ponza, infatti, ha aderito all’invito del Sindaco di Ischia di un gemellaggio tra le due isole (leggi qui).
I legami sono effettivamente secolari, ma anche più recenti…
Infatti nell’estate 2008 (giugno-luglio) a Ponza, e poi a Ischia nell’ottobre 2009, è stata messa a punto e presentata una Mostra storico-iconografica che ha avuto grande successo non solo tra i ponzesi, ma anche tra i tanti emigranti isolani di molte parti del mondo; in particolare negli Stati Uniti d’America.
La Mostra è stata curata da Ascanio Guerriero (storico e regista) e dal nostro redattore Giuseppe Mazzella.
Nei pannelli della Mostra sono state illustrate le varie fasi della storia antica fino all’ultima colonizzazione borbonica del 1734, quando circa 50 famiglie di Campagnano (frazione del Comune di Ischia) arrivarono a Ponza per renderla abitabile.
A Ischia, nel 2009, la Mostra è stata ospitata a Villa Arbusto di Lacco Ameno, grazie anche all’impegno del nostro collaboratore Giuseppe Mazzella di Rurillo.
Insomma, un’idea che viene da lontano e che può andare lontano.
Fare un gemellaggio, infatti, come da anni scrive il Mazzella di Ischia, servirà anche a ripristinare i collegamenti commerciali e culturali tra l’isola madre e Ponza, con reciproco scambio di risorse intellettuali ed economiche.
Ponza racconta, che nei suoi oltre due anni di vita è sempre stata su questa linea, accoglie con entusiasmo l’iniziativa della nostra Amministrazione, convinti come siamo che da questo gemellaggio – in qualche modo un ritorno alle origini – nasceranno nuove opportunità per le comunità delle nostre isole.
Ci impegneremo quindi a proporre, dai prossimi giorni fino all’evento – in uno spazio appositamente predisposto – scritti originali, rivisitazioni e idee sui legami che nei secoli sono intercorsi tra le due isole e sono tuttora molto vivi e sentiti.