di Piero Vigorelli
Leggo con sincera ammirazione il ragionamento della signora Gabriella Nardacci (leggi qui) sulla scuola che un tempo era definita maestra di vita. A buon diritto. Personalmente ho un bellissimo ricordo della mia maestra unica alle elementari e condividevo la tesi del ministro Gelmini per un ritorno a questa figura leggendaria.
La signora Nardacci tuttavia mi scuserà se faccio una puntualizzazione più terra a terra a proposito dello stato delle scuole. Ci tengo molto. E per questo voglio sottolineare che l’inizio dell’anno scolastico di Ponza ha visto una grandissima novità: le strade di accesso alle scuole pulite, gli interni delle aule scolastiche tutte tinteggiate, una cura e una pulizia che non si conosceva da anni.
Questa operazione-restauro è stata la risposta a un appello del Sindaco alle ditte edili di Ponza. Otto ditte hanno adottato i quattro plessi scolastici e gratuitamente le hanno rese degne di essere definite pubbliche. Non finirò mai di ringraziarle per quello che hanno fatto nell’interesse di tutta la popolazione.
Dal canto suo l’Amministrazione ha messo a norma alcuni impianti elettrici nelle scuole, ha sistemato infissi sconnessi, ha fatto ristrutturare i servizi igienici e grazie a un piccolo finanziamento della Provincia sono arrivati i tavoli per la mensa. Fatto il regolare bando di gara, è quindi ritornata la mensa scolastica che mancava dall’inizio del 2012. Infine è arrivato a febbraio lo scuolabus ecologico, atteso da quasi tre anni.
Quando, a settembre e poi prima di Natale, ho fatto il giro delle scuole, avevo l’orgoglio di non provare vergogna. Penso che questa Amministrazione abbia fatto molto per le scuole di Ponza. E presto scoprirete altre belle novità che offriremo ai bambini dell’isola e ai figli dei turisti.
Un’ultima considerazione, che non riguarda il ragionamento della signora Nardacci, ma il tono che talvolta si insinua nei testi che Ponza racconta pubblica per tenere vivo (anche vivace) il dibattito sul bene comune dell’isola in questi momenti non facili per tutti.
Qualcuno si è adontato perchè ho definito cafoni e maleducati quei ponzesi che hanno gettato le loro suppellettili dismesse lungo la via panoramica al Monte Pagliaro. Avrei dovuto chiamarli bravi bambini? O chierichetti? O cittadini modello?
Chi lo ha fatto non vuol bene a Ponza. Il Comune ha speso 19.000 euro per pulire quell’area-discarica nel luglio scorso. Soldi che avremmo potuto spendere per altre buone cose. Chi ha gettato lavatrici e quant’altro forse non sa che il Comune rischia multe salatissime della Polizia Provinciale per quella discarica a cielo aperto. E per evitarle, ecco altri soldi che il Comune sta spendendo per una seconda bonifica.
Chi getta quella roba lungo la strada magari ignora di aver fatto un bel regalo al negozio dove ha comprato il frigorifero, che per legge è obbligato a riprendersi il frigo vecchio se tu ne acquisti uno nuovo. E ancora forse non sa che nel prezzo di vendita è inclusa proprio una quota parte destinata allo smaltimento, a carico del rivenditore.
All’opposto di costoro, ci sono invece i tantissimi ponzesi perbene. Sono le ditte edili che hanno pulito le scuole. Sono gli abitanti di Santa Maria che hanno contribuito a pulire il canale di deflusso delle acque piovane che era zeppo di macerie e quant’altro, per scongiurare esondazioni. Sono coloro che di propria iniziativa sistemano i sentieri e le discese a mare. Sono i volontari che organizzano le feste patronali. Sono i negozianti che restano aperti tutto l’anno. Sono coloro che, nel loro piccolo, abbelliscono le loro case o i loro luoghi di lavoro. Sono anche quelli che partecipano ai dibattiti pubblici, si danno da fare, espongono le loro idee senza retroscena di interessi personali, lavorano per rendere migliore il presente e il futuro dei propri figli.
Questa è la gente di Ponza che mi piace e a cui voglio un gran bene.
Silverio Lamonica
5 Marzo 2013 at 13:09
Caro Sindaco,
Come uomo di scuola, sia pure in “quiescenza” prendo atto della tua cura per le scuole isolane.
Per quanto riguarda i “rifiuti ingombranti” è vero che lo smaltimento avviene a carico del venditore. Fatto sta che non pochi concittadini trovano “più conveniente” comprare il frigorifero, la lavatrice ecc. non a Ponza, ma a Formia o altrove. Purtroppo questi negozianti “extra-isolani” non prevedono, se non sbaglio, lo smaltimento del vecchio elettrodomestico a loro carico nella nostra isola: dovrebbero portare a Ponza il frigorifero nuovo, caricato su un mezzo, consegnarlo a domicilio, caricare il vecchio, ripartire il giorno dopo con pernottamento, ecc… Così i costi lieviterebbero e di gran lunga.
E’ chiaro allora che occorre trovare una soluzione: destinare un’area ad hoc (un angolo dell’area ex SAMIP, o l’area adiacente all’attuale depuratore di Giancos o altrove), chiedere al concittadino che vi deposita l’elettrodomestico obsoleto un piccolo contributo per lo smaltimento, oppure – se ancora non lo è – prevederlo in sede di tassa dei rifiuti. Quindi il mezzo della N.U. ad hoc trasporterebbe, di volta in volta, questi rifiuti ingombranti fuori dall’isola, senza costringere “Pierini” di turno ad ingombrare di “stramacchio” le strade.
Con infinita cordialità e auguri di buon lavoro.
vincenzo
5 Marzo 2013 at 20:41
Caro Sindaco,
penso che da persona intelligente che è, ha trovato il modo di “correggere il tiro”: pochi mascalzoni, e tanti operosi cittadini, ma le faccio notare tutti residenti d’inverno in quest’isola. Lei lo ha sperimentato per la prima volta quest’inverno, ora sa anche Lei cosa significa vivere in un’isola d’inverno.
Questi concittadini, hanno un unico Sindaco e un’unica amministrazione dalla quale si aspettano che vengano risolti dei problemi, che soprattutto riguardano il vivere civile ed economico. Nessuno vuole sentirsi umiliato dal proprio Sindaco, magari vuole sentirsi “preso per le orecchie”, come facevano i maestri unici, ma non isolati, esclusi o addirittura ignorati.
Al I° anno dell’ITC di Ponza si sono iscritti solo 10 alunni e questo è legato all’esodo invernale che non si fermerà con l’auspicato cambio di indirizzo dell’ITC ma solo con un’attenta politica legata alla salvaguardia della residenza invernale, ma di questo ho parlato già abbastanza.
Silverio Vitiello
5 Marzo 2013 at 21:24
Rimbrotti e pistolotti…
Il Sindaco, tornando sulla questione dei rifiuti e delle suppellettili dismesse abbandonate lungo la via Panoramica nei pressi di Monte Pagliaro, ci ha ribadito la sua convinzione di essere il primo cittadino di un popolo composto da una grande maggioranza di cafoni e maleducati.
Inoltre, in questa nuova tornata, ha voluto ulteriormente gratificare i suoi sudditi aggiungendo anche il titolo di ignoranti a quello di cafoni e maleducati.
Però dobbiamo essergli grati perchè Egli, nella sua magnanimità, ha voluto affrancarci almeno dalla piaga dell’ignoranza spiegandoci con dovizia di particolari come funziona lo smaltimento degli elettrodomestici a carico dei rivenditori.
Peccato che non ci abbia spiegato come ci si deve comportare nel caso che il rivenditore stia in terraferma o come si fa a smaltire suppellettili voluminose come sedie, materassi, reti, divani, librerie e mobili in genere.
Sarebbe stato bello e ulteriormente istruttivo, se ci avesse anche spiegato come mai – a distanza di quasi un anno dal suo insediamento – non ha ancora trovato il modo di sopperire alle antiche manchevolezze, organizzando un ordinato sistema di smaltimento degli ingombranti come in qualsiasi paese civile (Ventotene compresa). Oppure – rimando in argomento – se ci avesse raccontato cosa la sua Amministrazione ha fatto per risolvere la questione (avuta in eredità) di quella che una volta era l’isola ecologica di Ponza che – dopo circa due anni – è ancora integralmente sequestrata anche se solo una parte di essa è risultata inquinata da vecchi rifiuti interrati.
Anche se ignoranti, cafoni e maleducati, siamo d’accordo che non è bello vedere i vecchi elettrodomestici dismessi, ma anche materassi, divani, e mobili vari, fare bella mostra di sé ammucchiati lungo le strade dell’isola.
Ma è il Sindaco che deve trovare una soluzione. Rimbrotti e pistolotti non non risolvono i problemi. Organizzare il servizio di smaltimento rifiuti è per legge uno dei doveri principali di ogni ente Comunale. Esso può anche transitoriamente passare attraverso un atto di volontariato o di buona volontà, visto che, a dire di Vigorelli, sull’isola c’è tanta gente che – gratificata dal Suo amore – fa ogni sorta di volontariato. Ma come ben si sa anche i volontari delle feste patronali sono organizzati dal Comitato…
Giovanni Conte di Silvano
6 Marzo 2013 at 14:16
“Nessuno mi può giudicare nemmeno tu… la verità mi fa male lo so…” Togliamo il ‘mi’ e mettiamoci il ‘ci’.
L’inciviltà di pochi, di molti, di quanti non si sa in quello che si sta verificando in via Panoramica nelle vicinanze dell’inceneritore è palese. Non c’è bisogno che ce lo ricordi il sindaco, ma un po’ di controllo in più non guasterebbe. Che poi egli si rivolga a quelli che abbandonano rifiuti ingonbranti o altro per strada, apostrofandoli come cafoni, forse qui ne possiamo discutere, ma del resto ogni popolo ha il capo che merita. Resta il fatto o il malfatto che chi più e chi meno ha contribuito a questa situazione, e soprattutto non si vede una via d’uscita da tutto questo.