di Lino Catello Pagano (et alii*)
Questa è la storia della parte della mia famiglia Pagano che lasciò Ponza per trasferirsi in America a cercar fortuna: la storia del fratello di mio nonno Catello, Giuseppe Pagano.
Erano figli dei capostipiti Carmine Pagano e Maria Mazzella, detta ’a scrivana: era colei che scriveva lettere per mezza Ponza. Scrivere è nel DNA di famiglia, si vede…
Mi farebbe piacere vederla pubblicata, perché, sapete, dall’America seguono Ponza racconta.
Grazie in anticipo e un salutone a Ponza.
Lino
Era di sabato ed era una giornata tipica invernale di ottantasette anni fa – come se fosse oggi – nel piccolo paesino di Niles nell’Ohio, la temperatura esterna era di 41 gradi Fahrenheit (5 sopra lo zero in gradi °C) Man mano che il sole scendeva verso l’orizzonte anche la temperatura scendeva: era arrivata a 25 Fahrenheit (quasi -4 °C).
Il matrimonio aveva preso il via.
La sposa, Maria, figlia di Isabelle e Gaetano Neri aveva solo diciasette anni, mentre lo sposo undici di più. Era un lavoratore del ferro che veniva da Bethlehem (Ohio) e si chiamava Giuseppe Umberto Pagano. Era nato a Ponza, arrivato con la famiglia nel 1921 a Youngstown a cercar fortuna.
La sposa era nata nel 1909. Giuseppe aveva conosciuto sua madre nel bar che gestiva. Una sera, mentre beveva la sua birra si presentò alla futura suocera, ma la prima volta non accennò alla figlia; ritornò dopo qualche settimana e questa volta trovò il coraggio. Le disse che non era venuto per la birra bensì per sua figlia Maria, che aveva intenzioni serie e che la voleva sposarla.
La mamma acconsentì al fidanzamento. Iniziò il corteggiamento – come se fosse oggi, ma sono passati ottantasette anni – che si concluse con il matrimonio e la loro vita assieme.
Durante il matrimonio, prima che la serata finisse, Maria scappò. Era spaventatissima – era ancora una ragazzina diciassette anni, non sono mica tanti, e di uomini non ne sapeva niente. Venne convinta da suo zio a tornare dall’uomo che l’aveva sposata, e quella fu la notte del concepimento. Perché dopo otto mesi e ventisei giorni Maria diede alla luce il primo frutto del loro amore. Era una bambina bellissima, la chiamarono Camille in onore di suo padre Carmine Pagano che vi aggiunse anche il nome italiano Carmela, per rafforzare l’appartenenza a quella famiglia.
Passarono molti anni e molti eventi.
I due sposi festeggiarono i settantaquattro anni di vita insieme; Maria è andata via nel 2000 a 91 anni, mentre Giuseppe ci ha lasciati nel 2003, a 104 anni, dieci mesi e nove giorni.
Da Maria e Giuseppe Pagano nacquero tre figli: Camille, oggi ottaseienne; Rudi, che morì giovane, e John (Giovanni), oggi ottantunenne… E la stirpe continua con quattro nipoti, sei pronipoti e bis bis nipoti…
Questa è una piccola storia della grande famiglia Pagano in giro per il mondo. Ne racconteremo delle altre…
(*) di Joe Sprowls e Lino Catello Pagano
Lino Catello Pagano
18 Febbraio 2013 at 13:20
Dimenticavo di dire che Joe Sprowls è mio cugino in seconda (o terza?), il nipote di Giuseppe Pagano (figlio di Camille, la prima figlia di zio Giuseppe)