di Michele Rispoli
Da sempre i ponzesi tutti, non so se a ragione o torto, parlano e cercano la grande scogliera che ci ripari dai venti del primo e metà del secondo quadrante.
Il levante è il pericolo, anche se i forti venti di ponente e maestro che si infilano nel porto, provocano onde che toccano il muro della piazza, e ci costringono ad un’assistenza continua, di giorno e di notte, per salvaguardare le nostre barche.
Il P.U.A. in essere fino a qualche ora fa, P.U.A. a costo zero, dichiarato illegittimo non so da quale Giudice, è stato sostituito con uno nuovo.
Ecco la barzelletta: l’attuazione pratica del nuovo Piano prevede la desiderata grande scogliera e una più piccola sommersa per proteggere S. Maria.
Quindi, senza queste opere restiamo al PUA (illegittimo) dell’assessore Schiano. PUA che ha dato e dà da vivere a molti, ponzesi e non, PUA guadagnato con esperienze e fatiche e spirito di adattamento(ripeto a costo zero).
Il miraggio è stato descritto dal Sindaco: spiagge di S. Antonio e Giancos; salotto prendisole, meno caos nel porto. Peccato che la veduta sarà inquinata dai cartelli: “Divieto di balneazione”. Però se mettessimo un faro rosso sullo scoglio di Frisio ed uno verde sulla banchina Nuova, le due spiagge resterebbero al difuori del porto e quindi il mare prospiciente sarebbe balneabile.
Il grosso affare. Lo Stato dovrebbe costruire: la scogliera o braccio esterno, quella sommersa di S. Maria, rimuovere gli scogli nell’area di Giancos dove è previsto l’ormeggio ed il noleggio, ridare fondale nei pressi delle zone d’ombra, costruire il porticciolo a Le Forna, questo sì che è necessario. È mai possibile tutto questo? Non ci sono i soldi per i traghetti, spiccioli..!
Ma sicuramente il Sindaco si adopererà affinché lo Stato, la Regione intervengano subito, se poi i soldi non escono, vuol dire che li caccerà chi li ha, non credete?
Durante la mia vita professionale ho collaborato alla costruzione di molte case a Ponza. I ponzesi se spendevano dieci vuol dire che ne avevano venti.
Forse è lecito pensare che se il Sindaco ha proposto l’attuale PUA, significa che potrebbe sapere anche dove cercare i soldi per la sua attuazione. Restiamo sereni: il PUA sarà realizzato da qualche nostro amico o conoscente che a titolo di ringraziamento per la cortesia ci chiederà la gestione del flusso nautico dei due porti, per quattro o cinque decenni.
In fondo il Sindaco è stato onesto, ci ha anticipato, se non vado errato, che l’ormeggio dei residenti sarà a pagamento. Non mi spavento, molti nel porto, già pagano da decenni.
Una piccola dimenticanza. Il PUA non prevede la costruzione della darsena militare dietro alle tre caserme; in tal modo si libera il molo Musco, ottimo attracco a pagamento, non per la società costruttrice ma per il Comune.
Buon 2013 a tutti!