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Le Tesla e la croce della sinistra

segnalato in Redazione da Sandro Di Macco, del “Gruppo Dialettica”

Tesla o croce
di Massimo Gramellini – da Il Corriere della Sera del 13 marzo 2025

Quando Fratoianni, leader di Sinistra Italiana, e sua moglie, la deputata Piccolotti, annunciano con orgoglio di voler vendere la loro Tesla per prendere le distanze da Elon Musk, pensano in buona fede che sia quella la notizia. E in effetti lo sarebbe, se si chiamassero Meloni, Salvini, forse anche Calenda o Gentiloni.

Ma se chi guida la Tesla guida anche il più importante partito anticapitalista del Paese, la notizia non è che ha deciso di vendere un’auto da «borghesi», ma che in precedenza aveva deciso di comprarla. Piccolotti non migliora le cose quando dice «l’abbiamo pagata anche poco, 47 mila euro», perché le parole «poco» e «47 mila euro» possono stare insieme in una frase della Santanchè, non in quella di chi chiede i voti a persone che certe cifre non le vedono in anni di lavoro.

Si tratta di un passaggio che sfugge agli esponenti della sinistra più ideologica, i quali si scagliano contro i beni di lusso, a meno che siano ecosostenibili e che chi li produce sostenga, oltre all’ecologia, pure la sinistra. Ma un Berlinguer (che era abbastanza ricco di famiglia da potersene permettere cento, di Tesla) non avrebbe mai commesso l’ingenuità di acquistare l’auto «fighetta» del momento. Non ne avrebbe proprio sentito il bisogno. È il «fighettismo» la vera croce di una certa sinistra italiana. Ho sempre pensato che i suoi rappresentanti non fossero mai stati a casa dei loro potenziali elettori. Ma adesso ho il sospetto che non siano mai entrati neanche in garage.

In ritaglio immagine dal Corriere della Sera:

Immagine di copertina: Tesla Model 3 (Deep Blue Metallic). 2019

2 Comments

2 Comments

  1. Bixio

    14 Marzo 2025 at 06:02

    Vero! Sono filosofi inutili… Zavorra! Non servono, prova a sommare i vitalizi di lui e la moglie, quacquaraquà… E come ci possiamo riprendere? Una rovina! In compenso sono riusciti a formare il più grande partito italiano, quello dei non votanti! Fossi in parlamento, toglierei loro la parola! Sono ridicoli ed un continuo insulto per chi dovrebbe fare opposizione.

  2. Tano Pirrone

    14 Marzo 2025 at 06:04

    Sandro, moltiplica questo x 15.000.000 ed avrai la risposta a (quasi) tutte le tue domande! È quel 25% degli italiani che riesce a viver bene a spese degli altri. Non sono i padroni del vapore (ch’è cambiato tanto, tutto forse) ma i cortigiani che fanno da diga fra la gente perbene e i macchinisti. In due anni i pensionati e i salariati hanno visto quasi dimezzare il loto potere d’acquisto: per buona parte era destinato alla cultura, quindi il passo indietro è doppio o triplo.

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