Ricorrenze

Il Giorno della Memoria 2025, secondo Anna Foa

segnalato da Fabio Lambertucci

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La storica Anna Foa e il Giorno della memoria: «Atrocità ovunque, vanno ricordate tutte»
di Paolo Conti – Da Il Corriere della Sera del 27 gennaio 2025

La studiosa dell’ebraismo: chiudere la Shoah in una cassaforte identitaria del solo ebraismo è un errore

Anna Foa, storica contemporanea ebrea, studiosa dell’ebraismo, autrice del recente e dibattuto saggio «Il suicidio di Israele» (Laterza): qual è per lei il senso di questo Giorno della Memoria 2025?
«Personalmente credo il Giorno della Memoria sia sempre importante ma che lo sia ancora di più proprio oggi: tutto ciò che sta accadendo di atroce nel mondo ci spinge a ricordare. Non possiamo abbandonare la memoria della Shoah, che è diventata un pilastro per rapportarci al passato e guardare al futuro. Una giornata diretta non tanto agli ebrei, che non hanno bisogno di ricordare, ma a tutti. Direi che è il traguardo di un percorso memoriale essenziale».

Cosa intende?
«È l’unica ricorrenza civile comune a tutti i Paesi europei: un’ occasione collettiva per battersi contro il razzismo, contro l’antisemitismo, contro la guerra. Per questo penso sia essenziale aprire la celebrazione, quindi la stessa memoria, a tutto ciò che sta accadendo nel mondo. Se la memoria deve aiutarci a guardare al futuro occorre allargare lo sguardo al contesto internazionale, sempre più drammatico, sempre più pericoloso, sempre più pieno di tragedie».

Lei pensa che gli ebrei debbano essere presenti alle celebrazioni organizzate dalle Istituzioni? La Comunità milanese diserterà la cerimonia a palazzo Marino.
«Penso che gli ebrei certamente debbano esserci ma senza voler “presidiare”, come leggo. In che senso? Per evitare che si parli contro l’attuale governo israeliano? Invece occorre rivolgersi con chiarezza e sincerità per esempio ai ragazzi, alle nuove generazioni, spiegando cosa sia stata la Shoah ma anche discutendo sugli altri crimini, i tanti genocidi, sulle similitudini e sulle differenze: purtroppo quando si uccidono i civili certe catastrofi umanitarie si somigliano tutte. Netanyahu ha commesso un grave errore paragonando il 7 ottobre, uno spaventoso massacro voluta da Hamas, alla Shoah. In questo modo ha messo il cappello sulla guerra per sopravvivere politicamente».

Ovviamente è aperto, non solo in Italia, il dibattito sulla parola «genocidio» applicata ai bombardamenti israeliani a Gaza.
«Mi pronuncerò solo quando arriveranno le sentenze delle Corti internazionali che vanno profondamente rispettate perché, vale la pena ricordarlo sempre, sono nate proprio dal dopoguerra e dalla Shoah: è una grande conquista che si rischia di buttare via. Intanto seguo i crimini che avvengono a Gaza e guardo con estrema preoccupazione agli sviluppi in Cisgiordania».

Liliana Segre teme che, in futuro, scomparsi i testimoni diretti della Shoah la tragedia degli ebrei nei campi di concentramento possa ridursi a poche righe nei libri di storia. Lei, da storica, cosa pensa?
«I documenti esistono come le banche dati, tante testimonianze sono registrate. Penso che la Shoah potrà diventare un accenno nei libri di storia se il livello di orrori che avvengono oggi intorno a noi raggiungerà livelli magari non uguali ma che ci faranno avvertire lo stesso rischio, e non parlo solo per gli ebrei ma per tutti. Per questa ragione chiudere la Shoah in una cassaforte identitaria del solo ebraismo è un errore: il mondo è molto più vasto».

Come trascorrerà il Giorno della Memoria oggi?
«Sono stata invitata a parlare con i ragazzi della scuola “Blaise Pascal” di Reggio Emilia e ne sono molto felice. Ieri, domenica, sono stata ospite al Teatro Valli della città e mi ha profondamente colpito il livello di partecipazione al dibattito dedicato a questi temi».

[Intervista di Paolo Conti a Anna Foa – Da Il Corriere della Sera del 27 gennaio 2025]

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Nota del 29 gennaio (Cfr. Commento della Redazione)

Art. la Repubblica 28.01.25. Screenshot (cliccare per ingrandire)

1 Comment

1 Comments

  1. La Redazione

    29 Gennaio 2025 at 07:51

    Tra le dichiarazioni e reazioni del mondo politico alla Giornata della Memoria, segnaliamo in particolare quella di Anna Foa all’ammissione della presidente Giorgia Meloni delle colpe del fascismo. Meloni, nel Comunicato di Palazzo Chigi ha scritto:
    «L’abominio hitleriano in Italia trovò anche la complicità di quello fascista, attraverso l’infamia delle leggi razziali e il coinvolgimento nei rastrellamenti e nelle deportazioni». Così esplicita Giorgia Meloni non lo era stata finora nel menzionare le responsabilità del fascismo nella Shoah.”

    Il Commento di Anna Foa: «Non ho mai sentito Giorgia Meloni parlare di complicità del fascismo, è la prima volta. Ma il termine complicità è un po’ vago perché gli arresti e le deportazioni sono stati affidati tutti agli italiani», ha commentato con l’Ansa la storica Anna Foa.

    L’articolo di Concetto Vecchio, in ritaglio-immagine da la Repubblica di ieri 28.01.25, annesso all’articolo di base sul sito.

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