.
Arriva il momento che ti trovi a scrivere parole che non avresti mai voluto. Accade oggi, per dire ai nostri lettori, in particolare ai moltissimi che la conoscevano, che la mia adorata cugina Maria Conte non c’è più. Si è spenta ieri a tarda sera a Padova, dove viveva da sempre: era ricoverata da qualche mese, e tra alti e bassi aveva sorprendentemente superato momenti molto difficili; le era vicina come sempre Rosanna, cugina in comune, per lei una sorella.
Mi riesce difficile mettere insieme frasi e parole, anche se so bene che potrei parlare di Maria per giorni interi.
Con lei se n’è andato il nostro punto di riferimento familiare, peraltro il più longevo; e al di là dell’età (avrebbe compiuto 95 anni il prossimo 7 febbraio), uno spirito, una grinta e una forza impensabili, e questo fino a poco tempo fa.
Il calcolo anagrafico mi lascia sbalordita, perché la nostra cara era senza età, con la sua mente vivace, lo spirito arguto, l’ironia, la simpatia, l’accoglienza, senza contare la profonda cultura, dovuta non solo alla professione di insegnante di Lettere alle Scuole Medie, ma a un interesse personale per la letteratura e la storia in maniera particolare.
Multiforme, era perfettamente veneta, anzi patavina, nella sua Padova, ma era altrettanto schiettamente ponzese nella sua Ponza: entrambi i dialetti le erano congeniali e facevano parte del suo Dna.
Certo, gli acciacchi con il passare degli anni non l’avevano risparmiata, ma nonostante ciò, ogni estate veniva nella sua isola e nella sua casa da cui si domina il porto. Solo la scorsa estate ha saltato l’appuntamento, e questo ha subito impensierito amici e conoscenti, che sapevano di poterla incontrare, salutare e chiacchierare con lei lì in Via Umberto, davanti alla porta di casa con la targa “‘A Ca’ de ‘a Nina” (La casa della Nina), che tanti turisti si soffermano a leggere incuriositi.
A lei va il nostro grazie riconoscente per quanto ci ha donato in tutti questi anni.
Alex Balzano
18 Gennaio 2025 at 18:20
Venuto a conoscenza della scomparsa di zi’ Maria, io e la mia famiglia vorremmo porgere le nostre più sentite condoglianze per la scomparsa del ‘pezzo di puzzle’ che ha contribuito alla formazione degli isolani… Mancherà a me e alle mie auto; spero che porti un saluto al mio caro zio Aniello, che lei tanto ci teneva, perché le ricordava suo padre, che si chiamava ugualmente Aniello Conte.
Riposa in pace, Alex Balzano e Famiglia Balzano/Conte