Libri

La mia ‘Recherche’

proposto da Teresa Denurra

 

Il giorno dell’Epifania ho concluso la lettura della Recherche.
Marcel è arrivato nella mia vita nel periodo in cui era necessario.

Presento la mia esperienza con parole non mie, ma non saprei trovarne di migliori. Forse ci tornerò su: Proust lavora in profondità…
T. D.

«A confronto con l’opera di Proust, quasi tutti i romanzi che si conoscono sembrano dei semplici racconti».
(Erich Auerbach)

Marcel Proust – Alla ricerca del tempo perdutoEinaudi
[La strada di Swann. All’ombra delle fanciulle in fiore. I Guermantes. Sodoma e Gomorra. La prigioniera. Albertine scomparsa. Il tempo ritrovato] 
A cura di Mariolina Bongiovanni Bertini.
Traduzioni di: Natalia Ginzburg, Franco Fortini, Nicoletta Neri, Mario Bonfantini, Elena Giolitti, Paolo Serini, Giorgio Caproni, Franco Calamandrei.
Contributi di Erich Auerbach

È la vera epica dell’anima, la verità stessa, che qui irretisce il lettore in un dolce, lungo sogno in cui egli soffre molto, ma soffrendo gode anche la libertà e la pace; è il vero pathos del decorso delle cose terrene, quel pathos che sempre scorre, che mai si esaurisce, che costantemente ci opprime e costantemente ci sostiene
(Erich Auerbach)

Il libro
«A confronto con l’opera di Proust, quasi tutti i romanzi che si conoscono sembrano dei semplici racconti. Alla ricerca del tempo perduto è una cronaca ricavata dal ricordo: nella quale la successione empirica del tempo è sostituita dal misterioso e spesso trascurato collegarsi degli avvenimenti, che il biografo dell’anima, guardando all’indietro e dentro di sé, sente come l’unica cosa vera. Gli avvenimenti passati non hanno piú potere su di lui, ed egli non finge mai che quanto da tempo è accaduto non sia ancora accaduto, e che non sia ancora deciso quanto da tempo è deciso. Perciò non c’è tensione, non c’è acme drammatico, non c’è assalto e scontro, né susseguente soluzione e pacificazione. La cronaca della vita interiore scorre con armonia epica, poiché è soltanto ricordo e introspezione. È la vera epica dell’anima, la verità stessa, che qui irretisce il lettore in un dolce, lungo sogno in cui egli soffre molto, ma soffrendo gode anche la libertà e la pace; è il vero pathos del decorso delle cose terrene, quel pathos che sempre scorre, che mai si esaurisce, che costantemente ci opprime e costantemente ci sostiene».
(Erich Auerbach – Dal risvolto di copertina)

Recensione
La lettura di un brano di Proust, anche se può dare solo una testimonianza sommaria dell’estrema ricchezza di motivi dell’opera, necessita di alcune schematiche indicazioni di lettura che permettono di superare le difficoltà del primo approccio:

1) La narrazione è lenta perché lo svolgimento dell’intreccio non è ciò che importa. L’autore si sofferma ad esplorare sottilmente i motivi segreti di una parola o di un atto, crea una catena di spiegazioni che si sviluppano l’una dall’altra ampliando il periodo in una serie di onde successive;

2) L’analisi psicologica non tende, come nella narrativa d’impostazione tradizionale, a definire i tratti essenziali di un carattere, ma a far rivivere singolarmente le emozioni e le sensazioni che si accompagnano in un dato momento ad una data situazione dell’animo: ad es., la disposizione indicata inizialmente nel secondo brano, l’attrazione che un pre-adolescente prova per una compagna di giochi, si articola in uno svolgimento che, mentre è particolarmente povero di fatti, presenta una serie di reminiscenze dell’ambiente e del paesaggio, dei suoni e dei colori, che nell’animo del protagonista assumono un rilievo particolare perché collegati all’immagine della ragazza. Ne emerge non una psicologia tipica e generica di adolescente innamorato, ma l’eco di un’esperienza particolare frantumata in una quantità di emozioni individuali e temporanee;

3) La cornice storica, la rappresentazione della vita elegante e mondana che coinvolge anche il mondo infantile, non è presentata immediatamente nei suoi caratteri fondamentali, ma emerge da una serie di particolari, talora insignificanti, che la memoria recupera attribuendovi un valore particolare. L’opera di Proust è sotto questo aspetto anche il romanzo di costume e ricostruzione di un’epoca.

[Pubblicato da Caterina Buttitta il 5 maggio 2020 in:
https://labibliotecadikatia.blogspot.com/2020/05/recensione-502020-lanalisi-psicologica.html ]

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