di Silverio Lamonica
Con il mese di dicembre si è concluso il ciclo temporale del calendario storico. Se da un lato l’idea ha avuto un certo successo, dall’altro si nota una scarsa collaborazione a “trovare” avvenimenti e personaggi da riportare tra gli eventi di ciascun mese.
Attualmente ci troviamo di fronte ad un’opera carente che, credo, valga la pena di approfondire, ma occorre la collaborazione di tutti. Quando iniziò questa “avventura”, nel gennaio scorso, attraverso Ponza Racconta chiesi la collaborazione della scuola, cosa che non è avvenuta. Non intendo colpevolizzare nessuno; come uomo di scuola mi rendo perfettamente conto delle priorità cui ciascun docente deve attenersi nel formulare la programmazione curriculare, adeguandola ai contenuti del programma ministeriale e ai “tempi” di apprendimento del gruppo classe. Quindi se non c’è stato alcun riscontro alla richiesta di collaborazione occorre riconoscerne l’impossibilità. Tuttavia se qualche studente o docente vorrà collaborare, tutti gliene saremmo grati.
Come pure sarebbe interessante leggere su questo sito qualche elaborato degli alunni della scuola isolana impegnati nel progetto: “I delfini guardiani”, ma questo è un altro discorso.
Perciò ora il mio invito è rivolto a tutti i lettori di “Ponza Racconta”: se avete notizie di eventi storici o personaggi di rilievo non ancora menzionati, comunicateli direttamente al sito, affinché siano inseriti nei vari mesi. A proposito dei personaggi, tanti altri andrebbero inseriti: dal Prof. Ezio Coppa, che fu tra i padri costituenti della nostra Repubblica, ai vari sindaci, sacerdoti e così via. Purtroppo non sono in possesso delle loro biografie, perciò mi appello ai loro familiari affinché le comunichino al sottoscritto, anche via e-mail: [email protected] oppure, se preferiscono, al sito di Ponza Racconta. Chissà che non possa scaturire una “antologia” dei personaggi che hanno caratterizzato la nostra storia, magari scritta a più mani. Logicamente sconsiglierei di pubblicare biografie di personaggi ancora in vita, poiché il “Calendario Storico” vuol essere essenzialmente un documento commemorativo, oltre che per opportunità meramente scaramantica …
Mi spiace terminare con un luogo comune, tuttavia è bene ricordare che conoscere il proprio passato è importante, anzi indispensabile per programmare il proprio futuro.
polina ambrosino
5 Dicembre 2012 at 23:07
La Scuola… esistono le ricerche da far fare in gruppo, ma la presenza di Internet ha abolito anche questa meravigliosa abitudine che portava gli studenti a ritrovarsi in gruppo a casa di qualcuno per scartabellare enciclopedie (di solito nelle case di pochi) e a socializzare, a diventare davvero amici… Oggi si va su un sito, si cerca la parola magica, si salva in documenti e si stampa… e magari nemmeno la si legge, la ricerca… Purtroppo fare appelli a chi non vuole sentire è cosa vana. Tante volte anche per recitare negli spettacoli natalizi, cosa bellissima, si ricevevano rifiuti “non me la sento, troppo impegno…” Già! e poi sapevi che quelle stesse persone ciondolavano mattina-mezzogiorno-sera-notte per strada!! Poi si parla di mancanza di questo e di quello…se già le menti si impegnassero a fare gruppo per conoscere meglio la propria storia, sarebbe già un passo importante verso un miglioramento civile. Ma si preferisce non fare cose vere, pratiche, piccole che come tanti piccoli chicchi di grano un giorno potrebbero germogliare, preferendo lamentare la mancanza di tutto. Ciò che manca, è, in primis, la volontà. Mi domando come hanno fatto ad esistere Giotto,Leonardo Da Vinci, Dante Alighieri, Michelangelo, che solo con la loro volontà, il loro genio e il loro talento, sono riusciti, in epoche durissime,trattati spesso malissimo a creare quello che hanno creato , pur accettando destini non facili, come Dante che fuggì ramingo per tutta la vita, ma continuò a scrivere… Non dico di ambire a cotanti esempi, ma almeno sollevare la testa dal pc, il sedere dal divano, e accogliere i piccoli stimoli che arrivano, perchè arrivano, ma cadono nel vuoto e non perchè chissà che grandi impedimenti ci siano, ma solo perchè è faticoso… Senza la fatica non esisterebbe nulla al mondo, a cominciare dall’essere umano che viene partorito con immensa fatica. Solo dopo la fatica c’è la vera soddisfazione per un risultato raggiunto, senza fatica è come non aver fatto nulla. E poi è anche una questione di orgoglio, che però è come il coraggio, se non c’è non lo si può fingere.
Pasquale
6 Dicembre 2012 at 12:30
Cara Polina
Bisogna saper fruire dei mezzi che la tecnologia mette a disposizione ed adattarli alla materia di cui si dispone. Quando davo le ricerche da fare, i ragazzi si stropicciavano le mani perché già pensavano di fare “copia ed incolla” e poi semplicemente stampare o, più velocemente, direttamente stampare da internet. Io, però, “candidamente” subito aggiungevo: “Però dovete capire, conoscere e quindi esporre oralmente ciò che avete stampato anche se sono tantissime pagine”. Svaniva la loro” euforia”, mi guardavano esterrefatti e cominciavano a protestare. Aggiungevo: “Altrimenti che senso ha fare la ricerca? E’ meglio lasciar perdere: non perdete quel tempo, utilizzatelo piuttosto per giocare o chiacchierare al telefono o meglio ancora con il telefonino, così anche i vostri genitori si accorgeranno che avete fatto qualcosa!” Questa “ironia” suscitava ilarità ma nello stesso tempo li costringeva a venire “a patti”. Però quando volevo che si facessero delle ricerche sul serio, adoperando soprattutto i giornali, allora era “un’altra musica”. Mi ero inventato un lavoro di gruppo da fare sia a casa che a scuola, a dire il vero un po’ complicato nel meccanismo, ma nello stesso tempo semplice nell’attuazione e per lo più efficiente, anche perché vi era in esso, tra l’altro, una competizione tra i gruppi stessi.Come vedi si può fare: basta un po’ di buona volontà associata ad un po’ di inventiva (come in tutte le cose). Ovviamente non si può pretendere che tutti seguano con lo stesso entusiasmo (è normale: c’è sempre chi accampa “mille scuse”, ma ci sono anche i volenterosi che possono dare una “spinta”), però l’importante è dare l’abbrivio. Apprezzo, pertanto, moltissimo ciò che Silverio ha fatto e spero continui a fare anche perché credo sia da incentivo per un proficuo lavoro futuro eventualmente allargando anche gli orizzonti agli avvenimenti, leggi ed altro che riguardavano il quotidiano da cui, sono convinto, si genera tutta la storia. Ciao Pasquale
polina ambrosino
8 Dicembre 2012 at 16:29
Caro Pasquale, quindi siamo daccordo su tutto: volontà e impegno: “Chi erano costoro?”, si chiedono come Azzeccagarbugli le persone a cui si fanno arrivare gli stimoli culturali…
Ma siamo sempre fiduciosi, poichè è ai periodi di crisi profonda che poi seguono grandi svolte…MAYA PERMETTENDO! cari saluti a tutti!