Editoriale

Epicrisi 502. Quale futuro ci attende?

di Giuseppe Mazzella

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La notizia della settimana è stata senz’altro l’elezione del nuovo presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump. Basti leggere gli articoli che vi sono stati dedicati, a cominciare dalla prolusione del “nostro” ambasciatore Emilio Iodice che l’8 novembre ha tenuto un suo intervento presso la sede del SIOI, Società Internazionale per l’Organizzazione Internazionale,  trattando dei nuovi scenari mondiali. Ancora Emilio terrà una prolusione sull’essere leader il 21 novembre, nell’ambito dell’incontro organizzato sul Lavoro Agile presso l’Università Aldo Moro di Bari.

Le elezioni americane hanno coinvolto anche tantissimi ponzesi emigrati negli U.S.A., la cui comunità continua a mantenere con  la nostra isola un forte legame che si manifesta in particolare in occasione della festività del nostro santo patrono, San Silverio papa. Sarebbe interessante sapere quale sia stato il loro orientamento di maggioranza.
Sulle elezioni americane interviene Luigi Narducci apportando contributi dalla stampa internazionale e nostrana, che paventano rischi per il futuro mondiale. Il ‘Gruppo Dialettica’ disquisisce sugli equilibri mondiali, nell’imminenza delle elezioni americane.


Altri contributi quelli proposti da Ezio Mauro e Marco Belpoliti da Repubblica che analizzano i possibili sviluppi. A questi si aggiungono gli interventi sullo stesso tema proposti da Sandro Russo (di Michele Serra e Paolo Rumiz), pubblicati su la Repubblica.


È indubbio che la nuova presidenza sposterà gli equilibri geopolitici, con tutte le incognite connesse. C’è chi teme questo cambiamento e chi, invece, se lo auspica. Bisognerà aspettare gennaio, all’insediamento di Trump, per avere un’idea più chiara. Certo lo scenario internazionale, con tutti i conflitti in atto, fa temere il peggio.

Anche questa settimana il sito offre molti stimoli culturali che invitano ad approfondire.
Notevole la rievocazione del maestro Alberto Manzi nel centenario della nascita, fatta da Guido Del Gizzo, con l’acclusa perla musicale: una canzone d’amore ‘romanesca’, nell’intensa interpretazione di Tosca.
Sulla misura e la forza di un’azione politica valida ed efficace fa le sue osservazioni Sandro Vitiello, prendendo spunto dal film “La grande ambizione”, dedicato ad Enrico Berlinguer, di Andrea Segre.

In un confronto tra passato e futuro interessante la riflessione di Tano Pirrone, partendo e commentando sempre il film su Berlinguer, mentre Lorenza Del Tosto traduce e commenta un’intervista a Sirian Riak, attrice e indossarice, interprete del film senegalese, Goodbye Julia di Mohamed Kordofani.

Fabio Lambertucci segnala una nuova avventura di Corto Maltese e Sandro Russo propone il nuovo libro di Craig Foster, “Intuizione selvaggia” (tit. originale  Amphibious Soul), su come vivere il legame con la natura, in una intervista di Serenella Iovino su la Repubblica.

Lo stesso Sandro ci parla della sua pianta preferita in questo scorcio di stagione: il dragoncello; commentano Bixio e Biagio Vitiello.


Gli risponde Marco Màdana Rufi Mansur con quella a sua volta da lui prediletta: il pepe rosa che cresce bene nei nostri climi e come pianta, fogliame e bacche, è davvero affascinante.


Giuseppe Mazzella di Rurillo ci parla degli edifici tutelati (?) di Casamicciola di Ischia che, soprattutto dopo il terremoto, sono in uno stato di ancor maggiore abbandono. Altri suggerimenti ci vengono dal Sindaco di Formia che incentiva gli incontri culturali per allungare la stagione e la fruizione turistica – si chiama destagionalizzazione.
A cura della Redazione una nota ripresa da Alberto Crespi su la Repubblica sul film di Paolo Sorrentino Parthenope, su cui la critica sta alimentando un serrato e contrastato confronto.

E veniamo a Ponza.
Intanto siamo vicini ai familiari per la scomparsa di Rita Popolo, donna di carattere e al contempo gentile ed affabile che tutti i ponzesi hanno conosciuto e saputo apprezzare.
Notizie dalla stampa (1) e (2) e (3) focalizzano vari aspetti dell’isola; in particolare la “vicenda dell’omicidio Pozzi”, il giudizio del Tar sul bando di gara dei trasporti marittimi, il ‘fermo biologico’ della pesca, i riconoscimenti a ristoranti di Ponza, l’edilizia scolastica.


Salutiamo con piacere il ricordo breve ma folgorante sulle nostre bellezze naturali da parte di Francesco Storelli che, anche dopo tanti anni sogna ancora il nostro mare. Francesco De Luca, poi, nella sua inesausta ricerca, riesce a ritrovare anche da un incontro casuale la memoria dispersa di antichi giochi isolani: ’u strummelo (1) e (2) e ne mette in evidenza, nel gioco, la natura sopraffattoria.

Bixio tornato a Ponza, dopo una breve lontananza, riflette con sensibilità accorata sulla vita di un tempo nel quale le persone sapevano godere della semplicità e della bellezza di ogni cosa – di cui ancora oggi rimane, sull’isola, un’eco di vita ricca e serena -, stigmatizzando quelli che oggi vedono Ponza solo come una opportunità economica, ma senz’anima.

Può sembrare un pensiero triste, sul quale però credo sia utile riflettere.

Buona domenica a tutti.

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