di Tano Pirrone
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Non si sa se ispirata dalla lettura del libro di Sturgeon, da un mio recente racconto o emersa dai suoi propri ritmi interni, una poesia di Tano Pirrone che dopo tanto prosare, ha preso in anni recenti a poetare.
S. R.
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Cristalli vaganti
Le seconde e le terze o quarte giovinezze
cominciano così
fra
vegetali binari e cristalli sognanti.
la sedentarietà invece gioca a dadi
con il signore delle probabilità.
io sto fermo, immobile o quasi,
limito i movimenti alla nutrizione e al mantenimento in vita
ma aspetto
(da gentiluomo, con fine abilità ed esperienza di generazioni)
aspetto e penso
penso e aspetto
qualcuno alfine giungerà o qualcosa
a portarmi il minimo che ancora mi serve
miele di Grecia
amaro scuro diventato muffa nel mio ricordo, vita connaturata
e
straggisto bavoso
materia uranica che lievita il miele
e restituisce filari di vita antica dimenticata
e speranze nuove di millenni vergini
da scrivere
a due a quattro ad otto mani, o anche più
e i mari d’Ulisse di cui bevemmo l’acqua d’argento
e sudammo sulla pelle il sale giallo.
giochiamo nelle sere ventilate
al braccio di brezze
che levigano il corpo nudo
lasciandone solo l’essenza atavica
che basta e avanza
per raccontarsi
ancora e ancora
a orecchie rapaci di nuovi suoni
di canti di sirene di ululati mannari
di pianti di figli disperati per esser nati
e di vecchie prefiche
che piangon per mestiere
(solo o anche?).
Poi ci sveglia uno dei mille soli
che ci siamo guadagnati
per aver accettato di giocare
a questo gioco strano
di esser vivi
senza saper perché
ogni sole è un giro di giostra
che serve per scordare
l’inutile
e servirci del poco che
basta
e all’inizio di tutto c’è una musica
prima della vita
prima che la parola
dia il via
che tutto cominci
che il mistero nasca
all’orizzonte dal filo incerto
ferita cisposa
fra mare e cielo e si diffonda
una musica dolce strana che sentiamo
anche alla fine di tutto ma proprio di tutto
mentre il mondo sparisce ai nostri occhi
e la notte pian piano generosa ci
prende in braccio ci culla piano
finché tutto ma proprio tutto
finalmente
ha fine
Immagine di copertina. Yoghurt straggisto. Indica il miglior yoghurt greco. La parola “straggisto” (στραγγιστό γιαούρτι) in greco significa letteralmente “sgocciolato” e prende il nome dal particolare processo di produzione.