Ischia

Ischia, 28 ‘stakeholder’ sulla cassa della Ricostruzione alla ricerca di interessi

di Giuseppe Mazzella di Rurillo *

 

Ho contato 28 indirizzi di associazioni, comitati, movimenti, accreditati presso il Commissario di governo alla ricostruzione post terremoto e post frana ai quali il Commissario Giovanni Legnini  invia regolarmente via pec inviti, documenti, atti, dossier, sulla ricostruzione. Gli atti si possono trovare anche sul sito del commissariato. È una produzione di atti enorme che richiede – l’ho già detto – un Centro studi o meglio ancora un Ufficio della Pianificazione e della Programmazione Economica con altissime professionalità perché sta emergendo con la mole di ordinanze, conferenze speciali, progetti, protocolli di intesa, che  la Ricostruzione non riguarda solo Casamicciola, l’area più colpita, ma tutta l’ isola d’ Ischia che ha bisogno di un nuovo Assetto Territoriale e di una Riqualificazione Urbana legata inscindibilmente ad un “consolidamento dell’ economia” e nel caso di Casamicciola ad una Riconversione Industriale.

L’ultimo atto del Commissario – che è un potere monocratico soggetto alla scadenza annuale del 31 dicembre salvo proroghe come dire un provvisorio che durerà almeno 20 anni! –  è il resoconto degli ultimi mesi e la proposta regionale del “piano di ricostruzione”. La mole di questi atti – per evidenza quantitativa – richiede, per efficienza amministrativa in un tempo di contenimento della spesa pubblica e di “emergenze ambientali“ continue come quella di recente dell’ alluvione in provincia di Caserta –  una struttura pubblica sovraordinata rispetto ai Comuni. Da qui è stato lanciato da un gruppo promotore degli Amici de Il Continente il 22 gennaio 2023 il Manifesto per Casamicciola che “E’” Ischia  che reca come prima firma quella del prof. Giuseppe Luongo, il più grande esperto per scienza ed esperienza sul campo del vulcanesimo dell’ isola d’ Ischia, dei Campi Flegrei e del Vesuvio – e con altre  adesioni significative come quelle dell’ avv. Giuseppe Di Meglio, dell’ avv. Lorenzo Bruno Molinaro, dell’on. Salvatore Lauro già senatore della Repubblica, dell’imprenditore Antonio Pinto, del sociologo Osvaldo Cammarota, del promotore del Premio Ischia di Giornalismo, Benedetto Valentino, dell’opinionista Franco Borgogna, del giornalista Gianni Vuoso, dell’ ambientalista Nicola Lamonica ancora in prima fila anche ad 83 anni.

Il testo del Manifesto è contenuto nel n.1/2023 de Il Continente, l’ultimo dei sette fascicoli in sette anni. Con le 40 firme complessive della sottoscrizione. Si sperava che quello appello fosse oggetto di un ampio dibattito politico nei sei Consigli Comunali e poi trasferirlo nel confronto nel Consiglio Regionale della Campania e nel Parlamento della Repubblica. Cosa che non è avvenuta. Il Manifesto fa richiesta di una Legge Speciale per Ischia. Ricorda l’“intervento straordinario” della Cassa per il Mezzogiorno e dell’Ente per la Valorizzazione dell’isola d’ Ischia (EVI) dal 1952 al 1972 (della Casmez ancor prima dal 1950 fino al 1992 con la chiusura definitiva). Propone per la nuova fase di Ricostruzione o Riqualificazione un Ente di Diritto Pubblico come lo fu l’ EVI di durata ventennale per un Piano di Assetto Territoriale dell’ intera isola . Invita i sei Comuni ad utilizzare l’ art.34 del Testo Unico degli Enti Locali per un Accordo di Programma con un Contratto Istituzionale di Sviluppo cioè la finanza di territorio per la coesione territoriale che sono i nuovi strumenti legislativi che ci sono imposti dall’ Unione Europea anche per il PNRR che sembra il “libro dei sogni” sotto nuove vesti. Ancora chiede l’ utilizzazione di enti pubblici finanziari che sono INVITALIA e la CASSA DEPOSITI E PRESTITI che debbono essere coinvolti  in un nuovo modello di sviluppo imperniato sulla transizione ecologica ed i cambiamenti climatici anche con un Parco Scientifico nell’ area epicentrale dei terremoti e con un Parco Naturalistico del Monte Epomeo e delle colline circostanti. L’ auspicio finale del Manifesto è che “Casamicciola e l’ isola d’ Ischia rappresenti un sistema modello che da lessico che indica una catastrofe diventi sinonimo di rinascita, non solo dell’ isola  ma dell’ intero Mezzogiorno”. Per illustrare il Manifesto tenemmo dall’ 11 marzo al 7 aprile 2023  una mostra fotografica e documentaria, due convegni, la presentazione del libro Casamicciola, un laboratorio per la difesa dai terremoti nel salone delle antiche terme comunali di Ischia Porto perché a Casamicciola non c’era e non c’è un LUOGO PUBBLICO per una manifestazione culturale e politica poiché inagibili tutti gli edifici pubblici!!!

Purtroppo non abbiamo avuto un confronto politico e non ci sono prospettive per averlo anche con le sottoscrizioni lanciate il 14 gennaio 2024 con 170 firme sulle quali ritorneremo senza rassegnazione con idonei mezzi giuridici. Il modesto gruppo degli Amici de Il Continente costituisce l’ unico luogo di annunci e di denunce per una Ricostruzione di interesse pubblico poiché i partecipanti non hanno interessi personali.

I COMITATI E LE ASSOCIAZIONI SENZA RAPPRESENTANZA

Gli “stakeholder” – è l’inglesismo per indicare comitati, associazioni, che sono i portatori di interessi pubblici e collettivi – sono un elemento costitutivo dello “sviluppo locale dal basso” e nelle norme di sostegno dell’ Unione Europea hanno dignità di rappresentanza e di proposta al pari degli enti locali e delle Regioni.  Nessuno di questi comitati ha studiato le carte e stilato un documento di osservazioni, critiche, apprezzamenti. Insomma, nessuno ha detto, scritto o diffuso una parola. Ma chi e cosa rappresentano? Quali sono gli “interessi diffusi” che rappresentano? Cosa dicono sulle strade scassate, le piazze ingabbiate da tubi di ferro, i palazzi pubblici come scuole, municipio, parchi, abbandonati ed oggetto di vandalismo? A 7 anni dal terremoto non si è inaugurato nemmeno un edificio “pubblico” colpito dal terremoto. Si è inaugurata la prima demolizione di un fabbricato a piazza Majo e la stampa locale ha dato notizia di un contenzioso per competenza  tra il sindaco di Casamicciola ed il Commissario Legnini  su chi deve mettere in atto le prossime demolizioni obbligatorie valutate dai tecnici del commissario alle quale hanno presentato opposizione i proprietari della case colpite. Ancora una volta non è stato chiarito ed affermato che un Potere Straordinario NON si sovrappone ad un Potere Ordinario ma lo sostituisce completamente. Anzi sostituisce ed accorpa più Poteri Ordinari. Il fallimento dei “Commissariati” è determinato dalla mancata fermezza dei Commissari di Governo di sostituire completamente i Poteri Ordinari poiché il senso e la logica di un Commissario Straordinario è nella semantica del suo aggettivo qualificativo.

Gli “stakeholder” sono tali se esprimono una vasta rappresentanza di interessi collettivi non settoriali o personali.  Ho calcolato che fra i 28 comitati ci sono 5 associazioni imprenditoriali (Federalberghi Ischia, Coldiretti, Confcommercio, Ascom ed un nuova Associazione Albergatori e Commercianti Isola Verde), 2 associazione di tecnici per l’edilizia (ingegneri e geometri) che hanno solo interessi corporativi e non collettivi, una decine di sigle di comitati di terremoti come Risorgeremo Nuovamente e Protagonisti che hanno al massimo due o tre componenti che di fatto presentano istanze personali e non collettive. Un Comitato di interesse collettivo chiede una scuola, una strada percorribile senza tubi, un parco pubblico, cioè servizi per tutti, necessari per un ritorno alla normalità perché “le macerie ve le portate dentro di voi” come disse il sociologo Crepet. Amen.

Casamicciola, 1 settembre 2024

* direttore de Il Continente

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