Astronomia

Arriva la Superluna

segnalato da Fabio Lambertucci

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Arriva la Superluna, la prima dell’anno, e sarà anche blu: la data dall’appuntamento
Articolo del 16/08/2024 della Redazione de ilmeteo.it

La sera del 19 agosto arriva la prima Superluna delle quattro che il 2024 metterà in scena nei prossimi mesi, ma questa porta con sé un piccolo dono. Essa, infatti, sarà la terza Luna piena delle quattro proposte dalla stagione corrente, circostanza questa che nella tradizione anglosassone viene indicata come “Luna blu”, a significare un evento relativamente raro.

Alle ore 20:26 del 19 agosto la Luna sarà piena, circa 35 ore prima del suo passaggio al perigeo (ovvero alla minima distanza dalla Terra, a 360.198 km da noi, contro una distanza media di poco più di 384.000 km): essa dunque sarà un po’ più vicina, più luminosa e un po’ più grande del solito. Questa “sovrapposizione” tra Luna piena e passaggio al perigeo viene ormai popolarmente indicata come “Superluna”. Il termine, in sé, non ha alcuna valenza scientifica: in astronomia si preferisce parlare di Luna Piena al Perigeo, ma senza dubbio l’appellativo di “Superluna” ha un fascino tutto suo.

Poiché la durata del ciclo lunare è di circa 29 giorni e mezzo, ovvero poco meno di un mese, mediamente una stagione ne ospita tre, ma talvolta vi è spazio per una quarta. Quando ciò accade, la terza Luna piena delle quattro viene chiamata “Luna Blu” nella tradizione anglosassone, rappresentando un evento non proprio frequente (“Once in a Blue Moon”, una volta ogni Luna piena). L’ultima Luna Blu stagionale si verificò nel 2021, la prossima ci sarà nel 2027.

Viene considerata Superluna sia la Luna Piena che la Luna Nuova, a patto che essa si verifichi con il nostro satellite prossimo alla minima distanza dalla Terra. La Luna, infatti, descrive attorno al nostro pianeta un’orbita marcatamente ellittica, perciò la sua distanza da noi non è costante, ma varia tra un valore minimo (perigeo) e un valore massimo (apogeo). Naturalmente, la Luna Nuova non è visibile nel cielo, pertanto l’unica “Superluna” osservabile è quella piena (a meno che non si verifichi un’eclissi di Sole in corrispondenza della “Superluna” nuova, come accadde nel marzo del 2016).
Nel 2024 le Superlune sono ben nove: quattro piene e cinque nuove, il che dimostra che si tratta di una circostanza relativamente frequente.

– “La prossima “Superluna” apparirà circa il 6% più grande e un po’ più luminosa della media, ma solo un osservatore esperto potrebbe, forse, rendersene conto”, afferma Gianluca Masi, astrofisico, responsabile scientifico del Virtual Telescope Project. “Infatti” – prosegue Masi -, “si tratta di variazioni tutt’altro che eclatanti, che tuttavia aggiungono fascino all’evento, preziosa occasione per ammirare il nostro satellite naturale nel contesto del cielo notturno, un paesaggio sempre più trascurato e dimenticato”.

Lo spettacolo della Luna Piena, ancor più quello della “Superluna”, è massimo al suo sorgere, ovvero al calar del Sole, o al tramonto del nostro satellite, ossia all’alba (la Luna Piena brilla in cielo dalla parte opposta rispetto alla nostra stella, sicché essa sorge al calar del Sole e tramonta all’alba).
– “Durante il crepuscolo” -, dice l’astrofisico Gianluca Masi -, “la luce solare residua consente di ammirare il paesaggio terrestre mentre la Luna piena si alza o cala sull’orizzonte”. “Di notte” – prosegue Masi – “la sua luce è molto intensa, quasi abbagliante, rispetto a quella molto discreta del panorama”.
– “Al suo sorgere o tramonto, la Luna” – aggiunge ancora l’astrofisico – , “si proietta dietro palazzi ed elementi del paesaggio, generando la sensazione che il suo disco sia più grande, ma è solo un’illusione ottica, dovuta appunto alla presenza nel campo visivo di termini di paragone, tratti dall’ambiente.
– Quella offerta dalla Superluna è una preziosa occasione per invitare a recuperare, in generale, la consapevolezza del paesaggio del cielo presso il grande pubblico anche dalla città, notoriamente poco favorevole alla visione delle stelle a causa dell’inquinamento luminoso” -, conclude Masi.

La Superluna del 19 agosto sarà “ospite” delle stelle Dell’Acquario
, costellazione collocata nella metà meridionale dello Zodiaco. Il Virtual Telescope, grazie ai suoi strumenti mobili, riprenderà la “Superluna Blu” mentre sorge sul Mar Tirreno, condividendone la visione, come sempre, con i curiosi di tutto il mondo. Il commento all’evento sarà dell’astrofisico Gianluca Masi.

Immagine di copertina: Superluna. Da il meteo.it (art. citato)

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