di Tonino Impagliazzo
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Ventotene e il Piano di mobilità sostenibile. Proposta operativa con nota d’introduzione
Una piccola terra circondata dal mare, custode di germogli culturali e storici di rilevante valore, culla del messaggio federalista per un’ Europa libera e unita, luogo di tutela delle risorse del mare e della terra (RNS* e AMP**) oggi non può tacere di fronte ad un Piano della Mobilità sostenibile poco aderente all’architettura del Centro Storico, alla Storia e all’Archeologia dei luoghi.
Ventotene è un posto speciale che, negli anni più recenti, ha indicato come primo obiettivo la tutela e la messa in sicurezza del patrimonio storico-culturale affinché non venisse dimenticato cosa siano state le esperienze del confino coatto e della carcerazione politica di massima sicurezza; e così facendo ha inteso eleggere questa terra a luogo simbolo dei diritti umani, avendo sperimentato la forma più oscura dell’uomo contro l’uomo.
Negli anni ’80 si è determinata sull’isola una crescita graduale, verso un modello economico più attento ai bisogni dei propri abitanti, che si è accompagnata alla riscoperta dei valori che successivamente avrebbero consentito alle generazioni future di riscattarsi dal torpore burocratico caratteristico degli anni precedenti.
Ventotene è un territorio ricco di storia e di cultura che ha consentito ai propri abitanti di fare scelte lungimiranti, inclusive e determinanti per un disegno di “business di eccellenza” che va oltre i confini nazionali ed europei.
E’ tempo di un maggiore impegno
È necessario che l’Ente Pubblico (il Comune) rimuova quella condizione che lo vede impegnato unicamente nella gestione ordinaria della cosa pubblica e diventi soggetto pianificatore e attuatore di un Piano economico-finanziario più ampio, nell’intento di indicare alla Comunità isolana un percorso lungimirante ed aperto alle nuove opportunità del mercato.
La trasformazione deve essere quella di un Ente Pubblico che sia capace di generare un surplus economico-finanziario attraverso una public economy finalizzata a promuovere qualificati servizi portuali e nautici, mettere in sicurezza il territorio con barriere frangiflutti, ripristinare gli accessi agli arenili lungo la costa e attuare una Pubblica Mobilità Urbana ed Extra-Urbana per assicurare agli abitanti dell’isola maggiori servizi e maggiore serenità finanziaria.
Altro impegno deve essere quello di vigilare sulle economie indotte e sui surplus economico-finanziari extra per scongiurare eventuali infiltrazioni nelle attività economiche dell’isola. E’ corretto a tal fine ripensare ad un Piano degli approdi e ad un Piano per la sosta e per la balneazione, nel rispetto dei luoghi e per garantire servizi più idonei.
Il Porto Romano, Piazzetta d’Europa
Il porto romano di Ventotene, testimonianza dell’ingegneria marittima della Roma Imperiale, rappresenta ancora oggi un patrimonio di storia e di cultura tale da essere custodito e da poter essere incoronato come Piazzetta Europa. Un luogo del salotto italiano che comprende l’area archeologica della Peschiera Romana, l’Area della Polveriera e degli accumuli idrici in zona Pozzillo, ivi compresi la grotta delle Catene e due cunicoli sottomarini che regolano il perfetto equilibrio della quantità di acqua all’interno dell’area portuale nelle condizioni meteo-marine più diverse.
Tutto ciò permette di identificare questa isola come un unicum di valore marittimo eccellente della cultura europea.
E’ necessario a tal fine ipotizzare un nuovo Piano che possa tutelare il complesso Archeologico del Porto Romano, della Peschiera, della zona Polveriera e del Centro Storico, fulcro e simbolo della Storia delle culture che l’hanno attraversato. Riqualificare questo luogo significa lasciare in eredità ai figli dell’Europa un valore aggiunto, uno strumento nuovo e vivo che appartiene al pensiero federalista per un’Europa libera e unita.
(*) RNS = Riserva Naturale Statale
(**) AMP = Area Marina Protetta