di Silverio Lamonica
La televisione italiana, RAI e TV Commerciali, ci hanno ormai sommerso di tribune e talk show in cui si esibiscono politici, personaggi dello spettacolo, sociologi, psicologi, economisti, opinionisti vari e chi più ne ha più ne metta. Ci siamo ormai assuefatti, essendo diventati video – dipendenti. Talvolta non riusciamo a capire dove lor signori vadano “a parare”, tranne ovviamente certi “politici” i quali si battono strenuamente per la conquista o per il mantenimento della poltrona e del cospicuo vitalizio, è ovvio.
Alcuni di loro ripetono sempre determinate espressioni del tipo “Ancora una parola e concludo” oppure “non intendo abusare della vostra pazienza” e ancora “riassumerò in un dettaglio” e così di seguito. Sono come dei tic che, se non fosse per la grave crisi economica e la mancanza di lavoro che ci sommergono, potrebbero essere anche divertenti.
Io ho messo insieme questi “intercalari” e ne è scaturita una sorta di “collage” che, se ci fate caso, rispecchia l’intervento standard del politicante medio o, se preferite, dell’ “opinionista” medio italiano. Si tratta ancora una volta di un sonetto in cui dall’inizio alla fine le rime, non a caso, sono solo due: udo e uso, proprio per evidenziare la monotonia di certi “oratori” (“che barba che noia!” esclamerebbe l’indimenticabile Sandra). Credo che sia eloquente anche il titolo:
CONCLUDO
Ancora una parola e poi concludo:
se sono un po’ prolisso io mi scuso,
della pazienza vostra non abuso,
in un dettaglio breve ciò racchiudo.
Il mio suggerimento qui accludo
che per la verità è assai diffuso;
qualcuno mi dirà: “Andrà in disuso
con quanto poi accadrà!” Ma io lo escludo.
E ciò che detto fu io lo ricuso
seppur l’altrui opinione non precludo,
ché da siffatte cose son confuso.
Benché nel guscio mio non mi rinchiudo,
alcune falsità però le accuso!
Or cedo la parola, poi conchiudo.