Racconti

Love letters (4). Frasi indimenticabili

proposto da Sandro Russo

.

Continuo a svolgere il tema delle lettere d’amore alternando inserti personali con le storie degli amori estivi raccontati da Elena Stancanelli.
È un argomento difficile, in cui la retorica, la sovraesposizione e la banalità sono dietro ad ogni angolo. Ma cosa vogliamo fare? Per non correre questi rischi non ne scriviamo proprio!?

Ho trovato sul web dei siti che riportano celebri frasi d’amore di personaggi più o meno famosi. Ne riporterò un florilegio. Qualcosa di pregevole ci si riesce a trovare, che susciti un’eco il nostro modo di sentire…

Le più celebri frasi d’amore (riprese dal web: https://www.gifta.it/ ). Cliccare per ingrandire

Però nel corso della nostra vita abbiamo anche registrato frasi (e i sentimenti profondi che c’erano dietro) meritevoli di essere ricordati nella nostra galleria personale e – perché no? – , partecipati attraverso la scrittura..
Da parte dei miei amici è stata una partecipazione di emozioni private che riporto in forma anonima: gli interessati si riconosceranno. Le ricordo per il loro valore universale. In una o nell’altra qualcuno potrà entrare in risonanza.
È d’amore che si sta parlando.

Una volta, in gruppo, si stava parlando di un nostro amico, non presente a quell’incontro; c’era però sua moglie. Nel discorso venivano ricordati pecche e difetti del personaggio e tutti guardammo interrogativamente lei come per dire: ma come fai a starci ancora insieme? Lei non lo difese; semplicemente disse: Sì, lo so… ma a me sembrano pregi!

Ancora una moglie che parla del compagno. Sono entrambi curatori di una Mostra di oggetti straniati dal loro significato o uso originale. Per dire come un tronco portato dal mare può ricordare fattezze umane o una lattina di plastica trovata nella sabbia può somigliare a un teschio. Tutti eravamo ammirati dall’originalità e dall’inventiva della presentazione. E lei mi disse: Io prima non ci vedevo quelle cose… è da quando sto con lui che ho cominciato a vederle; ho imparato da lui.

Sulla spiaggia di Capocotta

Questa è più triste. Riguarda un distacco. Di parecchi anni fa. C’era questa coppia di amici, miei coetanei, più o meno. Lui ha avuto una malattia, di quelle brutte che non lasciano scampo. L’hanno combattuta strenuamente, insieme, in tutti i modi possibili. Poi è finita come è finita. Qualche tempo dopo ho incontrato lei, riemersa dal periodo più buio del dolore. Mi ha detto: – Sai, soltanto negli ultimi giorni mi sono resa conto che era solo lui che moriva.

Un altro mio amico, musicista totale, mi ha raccontato di essersi innamorato della donna con cui stava, anche lei virtuosa di uno strumento, attraverso la musica… facendo musica insieme.
È una dimensione ancora diversa, la comunicazione d’amorosi sensi attraverso la musica già incontrata in una scena magistrale di un film: Il Concerto di Radu Mihăileanu (2009) montata su una canzone presentata sul sito (la canzone è bella, ma è lo spezzone di film che volevo mostrare):

.

YouTube player

.

Leggi  e ascolta qui:

https://www.ponzaracconta.it/2019/08/04/una-canzone-per-la-domenica-54-omaggio-a-battisti-e-allequipe-84-in-concerto/

Questi i pezzi precedenti, nell’indice del sito:

 

[Love letters.4 – Continua]

Clicca per commentare

È necessario effettuare il Login per commentare: Login

Leave a Reply

To Top