La polemica della signora Califano sui dati inesatti della ” gara” dei ” Luoghi del cuore” è assolutamente sterile( privo della capacità di fecondare o concepire – piccolo Devoto-Oli pag.1161) mentre l’ intervento di Gallia è fecondo ( atto a favorire uno svolgimento ricco di conseguenze vantaggiose-Devoto Oli pag.434).E’ chiaro che sono dati provvisori ed indicativi. Non è lesa maestà una imperfezione.
Questo censimento dei luoghi del cuore non è una gara di Farmiville o un gioco per gente aziosa. Serve a testimoniare che le Istituzioni ( Stato, Regione, Provincia, Comune) con le quali si esercita la Repubblica fondata sul lavoro non riescono ad attuare la Costituzione. Ed allora occorre la partecipazione civile, ” concreta” che significa anche ” dare soldi”, per risolvere problemi che spettano alle Istituzioni. La parte più riòlevante dell’ articolo – mi amareggia molto che non sia stata capita – è proprio la condannna del ” liberismo” e la difesa dello ” Stato Sociale” affermata in premessa. Mi amareggia ancor di più che è stata ” tagliata” – per un ingiustificato campanilismo – il riferimento allo strumento della Società di Trasformazione Urbana previsto dall’ art.120 del Testo Unico degli Enti Locali per ” avviare” il recupero del complesso Pio Monte della Misericordia di Casamicciola nell’ isola d’ Ischia. E’ lo stesso strumento giuridico che DEVE utilizzare il piccolo Comune di Ponza per la ” destinazione produttiva” dell’ area della ex-Miniera perchè da – socialista liberale – sono convinto che senza sviluppo economico non vi può essere quello sociale. La mia collaborazione a ” Ponzaracconta” rientra in un disegno civile che è quello di costituire un Sistema Turistico Locale previsto dalla Legge n.29 del 2011 interegionale e credo che sia allo stato assolutamente impossibile proprio per la assoluta mancanza di solidarietà civile – oltre che economica e sociale – fra le isole partenopee e ponziane ed il rifiuto che la signora Califano implicitamente manifesta ad un ” teniamoci in contatto” per trovare soluzioni con le leggi vigenti ai problemi comuni.
La ” competizione” fra i luoghi del cuore non deve apparire come appare una ” guerra fra poveri” ma a mio parere è soltanto una Tribuna Nazionale per una Questione Nazionale che è il recupero dei beni culturali ai fini dello sviluppo come ammoniva l’ economista Zingales citato.
Se il Faro di Ponza arriva primo a terzo serve a poco così il Pio Monte della Misericordia di Casamicciola o la Reggia di Carditello. Occorre l’ impegno FINANZIARIO ENORME dello Stato e delle sue articolazioni autonomistiche per valorizzare un sistema economico della Nazione. Il FAI potrà ” concorrere” alla soluzione del problema ma da solo non può farcela. E’ il ” sistema locale di sviluppo” che deve farsi protagonista del proprio avvenire con la sua ” classe dirigente”.
arturogallia
30 Ottobre 2012 at 12:18
“E’ il ” sistema locale di sviluppo” che deve farsi protagonista del proprio avvenire con la sua ” classe dirigente”.”
Pienamente d’accordo. Ma se il “sistema locale di sviluppo” non c’è o non ha ancora preso corpo, o se la “classe dirigente” dorme o pensa ad altro, lo sviluppo economico e sociale non può avverarsi…